Politica

Adsp Augusta-Catania, designazione Di Sarcina. Sindaci divisi, Assoporto detta già gli obiettivi

AUGUSTA – Appare in dirittura d’arrivo la nomina ministeriale, alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) del mare di Sicilia orientale, di Francesco Di Sarcina, ingegnere formatosi a Messina, attualmente a La Spezia nel ruolo di segretario generale dell’Adsp del mar Ligure orientale. Dal canto loro, i sindaci di Augusta e Priolo Gargallo, unitamente agli operatori portuali megaresi, hanno ritirato il guanto di sfida lanciato un paio di mesi fa all’indirizzo del ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini, dopo le passate aspre critiche, allora con sponda ai sindaci del governo regionale, nei confronti delle possibili “promozioni” degli attuali commissario straordinario Alberto Chiovelli e segretario generale Attilio Montalto.

Nella serata di mercoledì 9 febbraio, attraverso un comunicato congiunto, i sindaci di Augusta (Giuseppe Di Mare) e Priolo (Pippo Gianni), nonché i presidenti di Assoporto Augusta (Marina Noè) e Unionports maritime cluster (Davide Fazio), hanno fatto sapere che “la nomina della nuova governance della Adsp del mare della Sicilia orientale non è mai stata per noi questione di principio né legata esclusivamente al cognome della persona che deve ricoprire un ruolo importante e strategico per il presente ed il futuro del nostro territorio“. “Avevamo chiesto, sin dall’inizio – hanno precisato – che il nuovo presidente fosse in discontinuità con il passato, a tempo pieno, di alto profilo professionale, che superasse logiche burocratiche e commissariali e che preferibilmente potesse essere espressione delle competenze siciliane“.

Non ci piace entrare nelle polemiche di queste ore: il porto di Augusta, oggi più che mai, ha necessità di una governance che condivida con il territorio visione e programmi di sviluppo. Abbiamo impresso a questa scelta tutto il peso istituzionale e la sollecitudine che potevamo – hanno aggiunto – Dopo la nomina del commissario Zes (qui l’articolo, ndr), auspichiamo tempi celeri per la nomina del presidente della Adsp del mare della Sicilia orientale, passo decisivo per affrontare le sfide attuali e future che attendono il porto di Augusta“.

La mattina dello stesso giorno, il sindaco di Melilli, Peppe Carta, assumendo posizione autonoma rispetto al “fronte” dei tre sindaci dei comuni insistenti sulla rada di Augusta (nella foto di repertorio in copertina) con i quali aveva condiviso precedenti comunicati, si era schierato dalla parte della contestazione mossa dai vertici regionali di Forza Italia. “Si proceda dunque alla nomina del presidente non prima di una consultazione politica quanto più ampia possibile che converga verso un obiettivo condiviso – ha affermato – Apprezzo e condivido, infine, la posizione assunta dall’on. Stefania Prestigiacomo e dalla deputazione nazionale e regionale di Forza Italia in difesa del territorio“.

E oggi la presidente di Assoporto Augusta, Marina Noè interviene nuovamente, trentasei ore dopo il comunicato sottoscritto unitamente ai sindaci di Augusta e Priolo, criticando la “politica” coinvolta dall’iter di designazione e fornendo “suggerimenti” al prossimo presidente dell’Adsp del mare di Sicilia orientale, pur senza menzionare il nome del professionista designato dal ministero. “La nomina del presidente dell’Adsp del mare di Sicilia orientale è una nomina politica  che esula, ahinoi, dall’intervento degli operatori economici – dichiara – che, di fronte ad una designazione ministeriale presentata come condivisa con tutti i gruppi parlamentari, non possono fare altro che accettare la scelta della politica che ancora una volta, invece, è risultata poco trasparente e litigiosa, perdendo l’opportunità di dare un segnale di buon governo“. “Da sempre pensiamo che a ricoprire il ruolo di presidente dell’Adsp di Augusta e Catania debba essere un manager capace di avere una visione – ribadisce Noè – di proporre soluzioni tecniche avanzate a problemi atavici, di operare in condivisione con gli operatori portuali e con l’amministrazione della città che, a tale scopo, ha istituito un assessorato al Porto“.

Segue nel comunicato un lungo elenco di “suggerimenti che ci permettiamo di indicare al neo presidente“: “mantenere il ruolo di porto core per la rete Ten-T; attivare ogni utile azione al fine di rendere efficaci le Zes; progettare ed eseguire tutte le opere necessarie a fare del porto di Augusta, ultimo porto a sud dell’Italia, l’hub per le merci che partono e arrivano dal sud del mondo; non dimenticare che il porto megarese, baricentro da Suez e Gibilterra, potrà essere candidato a svolgere il ruolo che merita e il piano dei trasporti Italiano prima e Siciliano dopo non potrà non tenere conto della più grande rada, perfetta piattaforma logistica nel mediterraneo; utilizzare massicciamente i fondi del Pnrr; passare dalle parole ai fatti per diverse opere già previste nei piani triennali da almeno dieci anni; riprendere il progetto della banchina per i giganti del mare da edificare sulla diga foranea; organizzare i propri uffici in modo che il lavoro non sia accentrato su tre persone, valorizzando il personale già presente da una parte e rifacendo partire i concorsi per le assunzioni dall’altra; pensare come una impresa e non come una stazione appaltante; trattare i grandi e piccoli progetti con la stessa attenzione; fare opere straordinarie senza far mancare quelle ordinarie di gestione e manutenzione; coinvolgere gli stakeholder locali e i possibili investitori italiani ed esteri per investire sul territorio; redigere con la massima attenzione e senza prevaricazioni il piano regolatore del porto; promuovere investimenti significativi nelle energie rinnovabili e per la transizione ecologica come il Gnl con depositi di medie dimensioni, l’idrogeno, fotovoltaico, creando una comunità economica di produttori anche in grado di ristorare gli abitanti della città in termini di minori costi energetici“.


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