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Sbarcati ad Augusta i migranti superstiti del naufragio di Creta

AUGUSTA – È arrivata sabato sera nel porto di Augusta la nave cisterna Clipper Hebe, battente bandiera norvegese, con a bordo i 222 migranti sopravvissuti al drammatico naufragio avvenuto venerdì a circa 70 miglia a sud di Creta.

La motonave era stata dirottata dalla Guardia costiera ellenica per andare in soccorso di migranti trovatisi in difficoltà e, a causa di presunte criticità palesate dal comando di bordo della nave, era stata fatta dirigere, su autorizzazione delle Autorità italiane, e sotto il coordinamento del Comando generale della Guardia costiera italiana, verso il porto di Augusta.

Prima di entrare in porto, su mandato della Procura della Repubblica di Siracusa, è stata avvicinata da due motovedette della Guardia costiera di Augusta, dalle quali è salito a bordo un team ispettivo composto da uomini del Gicic, ovvero il Gruppo investigativo di contrasto all’immigrazione clandestina, della Procura di Siracusa, e da militari della Guardia Costiera, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, al fine di avviare le indagini volte ad appurare quali siano state le ragioni che hanno indotto il comando di bordo della nave a chiedere di poter venire in Italia, in luogo della Grecia.

A seguito delle operazioni di sbarco, iniziate nel tardo pomeriggio e protrattesi fino a notte inoltrata, si sono contati 130 uomini, 4 donne e 88 minori, provenienti da Eritrea, Egitto, Sudan, Ciad, Palestina e Somalia. È sbarcata anche la salma di un migrante, su cui lunedì verrà effettuata l’autopsia.

Il personale del Gicic ha posto in stato di fermo cinque presunti scafisti. Le attività sono ancora in corso.


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