Politica

Incontro-amarcord con Puccio Forestiere per i 70 anni del Msi, tra “memoria e futuro” [Video]

AUGUSTA – Sullo schermo appare Giorgio Almirante e scatta l’applauso immediato. Giorgio Almirante è il non dimenticato leader del Movimento sociale italiano, uno dei più facondi ed elettrizzanti oratori politici del Novecento. Almirante, con la sua oratoria carismatica riempiva le piazze. Andavano ad ascoltarlo, ammirati, anche i suoi più fieri avversari politici. Laureato in Lettere, giornalista, figlio di attori girovaghi, il politico Almirante è stato ricordato giovedì sera, 27 aprile, a Palazzo Zuppello nel corso della proiezione di un video, “La casa dei padri”, prodotto dalla Fondazione Alleanza Nazionale e curato con maestria e con nostalgia insieme da Mauro Mazza, già direttore del Tg2 e poi direttore di Rai Uno.

Il video non era, però, imperniato sulla figura del capo carismatico di un partito considerato l’erede del disciolto partito fascista, ma ha ripercorso tutta la vita del Movimento sociale italiano, in sigla Msi, che nello stemma aveva la stessa fiamma tricolore, utilizzata in seguito anche dal partito nascente dalle ceneri dell’Msi, Alleanza Nazionale, e ripresa dall’attuale Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni. Un “filo rosso” testimoniato nella serata, oltre che dalla storia personale dei due relatori, anche dalla presenza al tavolo di Enzo Inzolia, generale dell’Arma in congedo, ieri esponente del Msi oggi coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, e calato in questo tempo attraverso la partecipazione all’iniziativa culturale dei responsabili provinciali di Fratelli d’Italia e Forza Italia, Alessandro Spadaro ed Edy Bandiera. Una fiamma, inoltre, presa in prestito anche da Jean Marie Le Pen, il fondatore del francese Front national, guidato in questi ultimi anni dalla figlia Marine, che è in corsa per l’Eliseo.

Mauro Mazza, che ha prestato anche la voce per la narrazione fuori campo, ha rievocato la nascita dell’Msi sul finire del 1946 e la vita del partito fra ostracismi e sdoganamenti da parte della politica italiana, fino allo scioglimento nel 1995, con il congresso di Fiuggi che diede vita ad Alleanza Nazionale, essendo già scomparso lo stesso Almirante, i cui funerali mostrati sullo schermo hanno fatto scattare un altro applauso agli spettatori che occupavano i posti di Palazzo Zuppello.

L’incontro-amarcord aveva come titolo “Radici, memoria e futuro della destra italiana”, con l’introduzione di Francesco Atanasio, avvocato siracusano di incrollabile fede monarchica, e la conclusione di un altro avvocato, Puccio Forestiere, agguerrito consigliere comunale dell’Msi in Augusta, prima ancora di venire eletto deputato per il collegio di Augusta, alla Camera dal 1994 al 1996, con Alleanza Nazionale. Forestiere, nel clima di nostalgia suscitato dal video, ha voluto ricordare che uomini, oggi considerati di sinistra, sono stati militanti o simpatizzanti del fascismo. Erano uomini poi affermatisi in politica, in teatro, in letteratura, all’università, nel giornalismo, quali Norberto Bobbio, Dario Fo, Elio Vittorini, Giorgio Bocca, Eugenio Scalfari. Sono stati ricordati grandi giuristi, come Alfredo Rocco, principale estensore del codice penale italiano del 1930 tutt’ora vigente, Alfredo De Marsico, filosofi come Giovanni Gentile e letterati come Gabriele D’Annunzio e Luigi Pirandello, autentici pilastri della cultura della prima metà del Novecento.

La memoria delle radici culturali e politiche e l’orgogliosa rivendicazione della propria identità, secondo i due conferenzieri, sono indispensabili per affrontare e superare le sfide del terzo millennio, riscoprendo ideali e valori, a fronte di mode effimere e sterili protagonismi mediatici.

Proponiamo qui di seguito il servizio video.


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