News

Augusta, a nuoto da Brucoli al Faro S. Croce per la balneabilità

AUGUSTA – Un gruppo di nuotatori e triatleti augustani ha dato vita, sabato scorso, alla quinta edizione di un’iniziativa tra sport e sensibilizzazione ecologica chiamata “4 bracciate da Brucoli al Faro“. Ancora una volta, attraverso una manifestazione di nuoto non competitivo in acque libere sono stati puntati i riflettori su un litorale, quello augustano, che è dichiarato “non balneabile”, da ordinanze di vario genere, per ben 32 chilometri.

Partenza dalla zona “Tri puttusi“, nei pressi di Brucoli, e arrivo al cospetto del Faro di capo Santa Croce, per circa 10 chilometri di nuotata.

I protagonisti di questa edizione sono stati: Dario Fazio, Ennio Salerno affiancato dalla moglie Elvira in canoa, Claudio Castorina, Eleonora Farina, Gigi Grasso affiancato dalla sorella Concetta in canoa, Agostino Incari, Marco Messina con la canoa di Domenico Moschitto a supporto, Carmelo Morello, il coach dell’Athon Augusta Salvo Passanisi insieme al giovane tesserato Vincenzo Roggio, Andrea Scamporrino, Francesco Ventura, quindi ad assistere i partecipanti e tracciare la rotta il padre di quest’ultimo Nuccio a bordo della propria imbarcazione. Inoltre hanno partecipato alcuni nuotatori ragusani che intendevano scoprire la bellezza di quel tratto di litorale augustano, segnatamente Francesco e Giovanni Nicosia e Massimo Spadola.

L’iniziativa annuale è nata allo scopo di “sensibilizzare i cittadini al problema dell’inquinamento marino e della fruibilità del mare di Augusta“, come ricordano i promotori sottolineando che “i soliti problemi del mare di Augusta permangono” e che “con il passare degli anni niente è mutato“, aggiungendo altresì che “gli sbocchi a mare inoltre sono sempre più appannaggio dei privati“.

In merito al borgo marinaro e all’iter istitutivo dell’Area marina protetta Brucoli-Agnone, osservano che “la regolamentazione della riserva marina nel golfo di Brucoli non ha avuto l’esito sperato, vista l’assenza delle boe previste nel provvedimento per il terzo anno consecutivo“.

Centinaia di barche giornalmente, non essendovi segnali, si posizionano all’ancora distruggendo la Posidonia presente sul fondale della riserva, che andrebbe protetto – contestano – Come è noto, le distese di Posidonia formano un ecosistema importantissimo capace di generare ossigeno per l’ambiente diminuendo l’effetto dei gas serra, e nel fondale della riserva sono presenti grosse quantità della pianta“. “Basterebbe indire un bando – suggeriscono – per il posizionamento delle boe a salvaguardia dei bagnanti e del fondale marino“.

La zona ove insiste la vecchia struttura della “Baia del silenzio– riferiscono ancora – rimane inutilizzata, ormai abbandonata, piena di rifiuti anche speciali, ed è in sostanza una discarica, e nessuna richiesta al Demanio marittimo risulta essere stata fatta da parte della Pubblica amministrazione per riqualificarla e renderla fruibile dai cittadini di Augusta“.

La zona dello “Sbarcatore dei Turchi– segnalano infine – rimane esclusivamente frequentata da avventori che vi si recano nonostante il pericolo e i divieti“.


La Gazzetta Augustana su facebook

Le Città del Network

 

Copyright © 2023 La Gazzetta Augustana.it
Testata editoriale iscritta al ROC con numero 25784
Direttore responsabile: Cecilia Casole
PF Editore di Forestiere Pietro - P. IVA 01864170897

Copyright © 2015/2023 PF Editore

In alto