Cronaca

False dichiarazioni fiscali per rimborso Iva di quasi 5 milioni, contestate ad azienda augustana

AUGUSTA – Una verifica fiscale effettuata dalle Fiamme Gialle aretusee nei confronti di una società operante nella zona industriale augustana, e di cui non viene reso noto il nome, si è conclusa con il deferimento alla Procura della Repubblica di Siracusa del rappresentante legale della stessa per la violazione dell’articolo 3 del decreto legislativo n. 74/2000 (dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici).

Il soggetto economico controllato risulterebbe evasore totale per gli anni d’imposta 2013 e 2014. Le ricostruzioni contabili operate dalla Guardia di Finanza hanno permesso di scoprire una presunta evasione dell’Iva per circa 5.600.000 euro e dell’Ires per oltre 3.400.000 euro, di constatare acquisti non deducibili per oltre 16.100.000 euro e di recuperare a tassazione redditi per circa 670.000 euro ed Irap per 13.000.000 di euro.

Secondo i finanzieri, le operazioni contabili poste in essere dalla società verificata sarebbero state finalizzate all’indebito riconoscimento di un credito dell’Iva di 4.900.000 euro per il quale il rappresentante legale aveva già presentato, alla competente Agenzia delle Entrate, il relativo rimborso, che avrebbe comportato, qualora non fossero intervenuti i militari della Guardia di Finanza, un grave esborso in danno delle casse dello Stato.

Sin dalle prime fasi della verifica, i finanzieri della Compagnia di Augusta riscontravano “forti discrasie” tra quanto rappresentato dalla società in sede di dichiarazione dei redditi ed Iva (nel modello Unico 2016) e quanto emergente, invece, dalla realtà operativa e industriale della stessa.

Infatti, la “mancanza di una solida e stabile organizzazione societaria e di attrezzature idonee alla realizzazione delle opere industriali” ha, sin da subito, ingenerato negli investigatori forti sospetti circa la reale capacità dell’azienda di produrre il fatturato dichiarato pari ad oltre 24 milioni di euro.

Data l’assenza di qualsivoglia documentazione, le attività di ricostruzione hanno visto l’utilizzo dello strumento delle indagini delle indagini finanziarie (previste dal Dpr 29 settembre 1973, n. 600 e dal Dpr 26 ottobre 1972, n. 633), estremamente incisivo al fine di monitorare i flussi finanziari tra società e/o privati imprenditori.

All’esito dell’analisi di tali flussi, a fronte dei cospicui acquisti asseritamente effettuati, non sono state rilevate materie prime in lavorazione o semilavorati finiti né, tantomeno, movimentazioni finanziarie tali da giustificare tali operazioni.


La Gazzetta Augustana su facebook

Le Città del Network

 

Copyright © 2025 La Gazzetta Augustana.it
Testata editoriale iscritta al ROC con numero 25784
Direttore responsabile: Cecilia Casole
PF Editore di Forestiere Pietro - P. IVA 01864170897

Copyright © 2015/2025 PF Editore

In alto