Scoperti e sanzionati pescatori di frodo a ridosso dei pontili industriali nel porto megarese
![](https://www.lagazzettaaugustana.it/wp-content/uploads/2017/02/Watermark-La-Gazzetta-80x80.png)
![](https://www.lagazzettaaugustana.it/wp-content/uploads/2017/04/due-militari-guardia-costiera-augusta.jpg)
AUGUSTA – Si è registrato l’ennesimo sequestro di una rete da pesca da parte della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Augusta, questo mercoledì mattina, nell’ambito della quotidiana attività di polizia marittima e di vigilanza.
Nella fattispecie, durante il controllo delle acque del compartimento marittimo di Augusta, ed in particolare del porto megarese, un’unità navale militare della Guardia costiera, segnatamente il battello Gc A79, si è imbattuta, nei pressi di alcuni pontili industriali, in un’imbarcazione, i cui occupanti erano intenti in una battuta di pesca illegale, senza averne titolo, e per di più in zona vietata.
Ai pescatori irregolari i militari hanno dapprima intimato l’ “alt”, procedendo poi al sequestro di circa 100 metri di rete (che, si rammenta, è un attrezzo da pesca che non può essere detenuto da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale), e a comminare la relativa sanzione amministrativa di circa mille euro al trasgressore.
Rimane sempre alta l’attenzione della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Augusta nel contrasto alla pesca di frodo, soprattutto quando questa, esercitata in porto, diviene potenzialmente pericolosa per i consumatori.