Politica

Il mercato degli agricoltori tiene banco, Di Mare: “Sindaco riferisca in Consiglio sulla determina”

AUGUSTA – Il clima politico si è arroventato sulla determina sindacale di autorizzazione del mercato di “Campagna amica”, atto che è stato seguito da un ricorso gerarchico al Prefetto presentato dall’ex vicesindaco pentastellato Schermi e dalla spiegazione della Polizia municipale sul “parere verbale” fornita al consigliere comunale di opposizione Settipani, pentastellato dissidente.

Interviene in data odierna il consigliere di minoranza Giuseppe Di Mare: “Se, come sembra, la delibera di “Istituzione temporanea del mercato agricolo” presenta diversi vizi e abusi, la situazione è molto grave; il Sindaco venga a riferire in Aula immediatamente“.

Precisa: “Lodevole l’iniziativa ma incredibile e assolutamente inaccettabile il metodo applicato. La vicenda del “Mercato degli agricoltori” dimostra ancora una volta quanto questa Amministrazione si consideri onnipotente e al di sopra delle regole”.

Espone dure accuse nei confronti del sindaco Di Pietro: “Mente il Sindaco quando dice che non sono state fatte richieste da altri soggetti, personalmente conosco la domanda presentata un paio di anni fa da parte di una associazione locale che si occupa di questo settore. Anche sulla data di richiesta da parte dell’associazione a cui è stata data autorizzazione, non dice la verità in quanto la prima richiesta è datata 26 maggio 2015 (in carica ancora la Commissione): come mai da più di un anno non è stata concessa l’autorizzazione ed ora improvvisamente, di corsa, invece si cambia idea?“.

Il consigliere comunale di “Cambiaugusta” aggiunge: “Sembra che se un’iniziativa fa parte del proprio programma elettorale, peraltro ampiamente disatteso in punti ben più impegnativi ma anche più importanti per la Città, e si decida di realizzarla, si possa non solo scavalcare con disinvoltura il Consiglio comunale, ma spingersi ancora più in là dichiarando il falso, usare artificiose e pretestuose interpretazioni di legge, e fondare una determina sindacale su un parere “sentito”“.

Prosegue nell’accusa politica al modus operandi applicato dal Sindaco: “Qualcuno spieghi al nostro Sindaco che, evidentemente dopo un anno e mezzo di mandato non l’ha ancora profondamente compreso, il ruolo del Consiglio comunale e, soprattutto, spieghi che nel Comune che amministra non può applicare la regola del “decido solo io”, che vige di fatto all’interno del suo sempre più vuoto meetup 5 stelle. Considero quanto si è verificato di estrema gravità e pretendo che sulla vicenda, peraltro stigmatizzata e denunciata anche da chi fino a pochissimo tempo fa era parte fondante e fidata di quel “cerchio magico”, si faccia chiarezza“.

Ribadisce: “Il Sindaco riferisca subito in Consiglio sulla vicenda mercato agricolo, se nella determina si afferma il falso ne tragga le conseguenze“.

Di Mare conclude: “Nessuna iniziativa, da qualsiasi parte provenga, può essere gestita senza alcun rispetto delle regole comuni, i passaggi dovuti e necessari e i criteri di onestà e trasparenza, che chi ci amministra dimostra di aver già dimenticato o forse mai conosciuto. Rimane, ancora una volta, l’assenza totale di trasparenza nelle scelte di questa Amministrazione, che, in pochi giorni senza sentire né dare la possibilità ad altri soggetti anche locali di poter realizzare il proprio operato, in gran silenzio stabilisce il da farsi a scapito di tutti i principi democratici”.


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