POESIA PER ARPA di Elisabetta Ternullo
T’avrò ancora tra le rime azzurre
di questa Poesia di onde
che non demordono
sulla riva frastagliata di suggestioni
che mi trafiggono il petto.
T’avrò nei segni di questi spartiti fluidi
di vene increspate
che rinvigoriscono
l’argento vivo dei risi
sulle bocche vogliose.
Affonderò le dita nell’allegria
arancione e viola,
ma non sarai lì.
Nei gesti meccanici
dei giorni schematici
inspirerò profumi fantasiosi
di fiori immaginati negli immensi verdi intensi
ma non sarai lì.
T’avrò allora nel rosso.
Pagherò il prezzo col sangue delle corde
sul bianco candido dei gesti vergini
Pagherò abbassando il capo,
implodendo
nell’inquietudine dell’oceano.
E sarai per sempre.
LA PASSIONE di Marcella Di Grande
Siamo un groviglio di stati d’animo altalenanti che piroettano dentro l’anima, in attesa che il corpo, attraverso i suoi sensi, li richiami uno alla volta alla memoria. La tristezza, la felicità , l’angoscia, la meraviglia, la paura e infine lei, che come un treno veloce attraversa l’anima attirando col suo fischio rosso gli sguardi di chi è in cerca di bellezza. È la passione, energia densa che unisce l’anima al corpo, gli spartiti alla musica, le foglie al vento, le parole all’inchiostro, il pensiero all’azione.
La passione pulsa sulle dita, tra le lettere, sulle labbra, tra le lenzuola , sulle guance , tra le note e sulle corde tese in attesa di vibrare, accende la luce delle volontà e illumina il cammino fino all’autorealizzazione, supera resistenze, non si placa e quando c’è è come un vento forte che conosce bene la direzione e che va oltre i confini del bene e del male.
“La passione è un viaggio dal cuore delle cose fino al cuore delle cose” ed è l’unica che conosce il segreto della missione che ogni essere umano ha in questo mondo.
Ma spesso la smarriamo tra il rumore dei doveri e nella corsa frenetica della quotidianità, la accantoniamo negli angoli reconditi dei cassetti, nelle soffitte , nelle cantine fino a dimenticarla e insieme a lei forse dimentichiamo anche un sogno.
Così, se mai vi succedesse di sentire un freddo senso di vuoto, di non sapere più chi siete né cosa desiderate, provate a chiudere gli occhi e andate indietro sulla linea dl vostro tempo fino al punto in cui eravate bambini, fino al punto in cui un pensiero ricorrente riempiva le vostre giornate, facendovi fremere e dimenticare tutto il resto. Ecco quella cosa che troverete lì è la passione, è il motivo del vostro senso di vuoto e della vostra pienezza, è il motivo per cui siete venuti al mondo. Non se n’è mai andata, è rimasta ad attendere voi per essere presa per mano, nutrita ed espletata.
Io quando ero bambina, ad esempio, sognavo di scrivere romanzi e di fare felici le persone. Per fortuna me ne sono ricordata.