Strada in contrada Oliveto ridotta a mulattiera, il consigliere Settipani raccoglie le proteste
AUGUSTA – I residenti di un’estesa porzione di contrada Oliveto, insistente nella frazione Brucoli, segnalano da tempo una strada dissestata e pesantemente allagata ad ogni precipitazione, anche per il canale di deflusso delle acque bianche quasi del tutto intasato.
La strada si trova esattamente lungo il percorso verso nord, subito dopo una nota struttura sportiva per il calcio, ed un cittadino ha già provveduto lo scorso 4 ottobre a presentare una istanza protocollata al Comune con la richiesta di un urgente intervento di ripristino del manto stradale e di pulizia del summenzionato canale.
Si fa portavoce di questo disagio il consigliere comunale di opposizione Nilo Settipani, che ha raccolto le lamentele di alcuni dei residenti e ci riferisce: “Le piogge abbondanti di settembre hanno reso impraticabile la strada comunale, che consente a tutti di poter raggiungere le proprie case; infatti il canale di raccolta delle acque piovane è ostruito da detriti e da rovi, in quanto da anni non viene pulito“.
Proprio alla mancata pulizia del canalone sarebbero da attribuire gli allagamenti che nel tempo hanno deformato il manto stradale, riducendolo ad una mulattiera. Ma i disagi dei residenti non sono soltanto limitati alla difficoltà di raggiungere le rispettive proprietà, in quanto si sarebbero verificati allagamenti all’interno delle abitazioni.
Il consigliere Settipani ricorda che alcuni dei residenti gli hanno fatto notare l’assenza di illuminazione, di impianto fognario e che il più vicino cassonetto per i rifiuti è ubicato a quasi 2 chilometri. Inoltre, ci dice Settipani, che gli stessi residenti gli hanno scritto di aver ricevuto dal Comune “solo promesse“, che “sono stanchi di distruggere le proprie autovetture per percorrere quella strada” e che “vorrebbero dare uno schiaffo morale a questa Amministrazione riparando la strada a proprie spese, consapevoli magari di sbagliare ma che forse ad Augusta pagare le tasse non basta per poter avere l’unico servizio pubblico disponibile“.
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