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Cgil Augusta, bilancio di fine anno: poche note positive, occhio alla zona industriale. È allarme disoccupazione giovanile

AUGUSTA – Si è svolta ieri pomeriggio, 27 dicembre, la conferenza stampa di fine anno di fine anno della Cgil – Camera del lavoro di Augusta, tenuta nel salone adiacente alla chiesa del Soccorso. L’incontro si è aperto con una lunga relazione di Lorena Crisci, segretario della locale Camera del Lavoro – Cgil, alla presenza del segretario generale Cgil Siracusa, Roberto Alosi, e del segretario d’organizzazione Enzo Vaccaro.

Negli ultimi mesi – ha esordito Crisci – grazie al lavoro svolto da questa segreteria, si è ormai registrata una regolarità di incontri tra l’amministrazione comunale e i nostri rappresentati sindacali. Vedi vertenza Publiservizi non del tutto risolta ma che sembra avviarsi verso una risoluzione che tuteli i lavoratori (…) In questi mesi ci siamo occupati dei problemi che affliggono questa cittadina e sui quali il sindacato cerca di incidere dando suggerimenti, proponendo soluzioni alternative, sensibilizzando dal punto di vista mediatico la comunità e la politica“.

Il riferimento esplicito è alle questioni del “Muscatello”, dell’Autorità di sistema portuale, della depurazione delle acque reflue. “Tematiche sulle quali sino ad oggi la cittadinanza ha dovuto subire e che rimangono aperte con scarse speranze di conclusioni positive“, ha commentato amaramente. Ma anche alla questione del petrolchimico, di cui ha ricordato il sequestro preventivo disposto a luglio dalla magistratura, vicenda ritenuta “il segno di quanto si sia allentato il rapporto di fiducia fra industria e popolazione, anche a causa di una poca lealtà comunicativa delle industrie nei confronti del territorio“.

Sull’agenzia territoriale Inps, una nota positiva, poiché “a seguito del nostro impegno, per il momento, sembra scongiurato il pericolo che ai cittadini possa venire a mancare anche questo servizio“, ha detto il segretario della Camera del lavoro. Mentre sui dipendenti comunali, ha rilevato che il personale è “insufficiente“, e che ritiene “una delle vertenze più importanti, dal punto di vista della tutela del lavoro, la precarietà di diverse decine di lavoratori nell’ambito del nostro Comune, e per i quali, assieme al segretario di categoria, ci siamo spesi e battuti“.

A seguire l’intervento di Roberto Alosi, che ha parlato del problema relativo alla sanità nel territorio, in cui si inserisce il trasferimento ormai in atto della clinica privata Villa Salus nella nuova struttura sita nella zona commerciale di Città Giardino.

Il 2017 è stato un anno difficile – ha rimarcato Alosi – la qualità del benessere in provincia colloca Siracusa in coda a tutte le graduatorie nazionali, indici di disoccupazione giovanile continua a salire: siamo quasi al 62 per cento in provincia (…) una famiglia su due è a rischio povertà; e il Pil provinciale ha registrato con un calo di 9 punti“.

Quanto alle proposte del sindacato, il segretario generale provinciale ha detto: “Occorre rimettere al centro del patto sociale il lavoro come valore costituzionale. Abbiamo già iniziato un dialogo con il governo regionale, abbiamo posto un’agenda su cui indichiamo le priorità per la provincia di Siracusa e dove le questioni che riguardano Augusta sono in primissima posizione, attendiamo delle risposte“.

Capitolo ampio quello della zona industriale, per la quale il sindacalista preannuncia due grandi iniziative nel nuovo anno, e su cui ha affermato: “Non c’è dubbio che sulla questione delle industrie non si può continuare a parlare di politiche di risanamento e fare faldoni di carte senza ancora aver ottenuto un euro destinato a questo. È necessario pensare a un sistema di industria 4.0 per ammodernare tutte le strumentazioni obsolete. Così come bisogna incominciare ad adottare il principio costituzionale di utilità sociale dell’impresa, perché non si può ancora continuare a operare pensando di fare profitto al massimo ribasso“.

Settant’anni di industrializzazione di questo genere non c’è dubbio che abbiano danneggiato il territorio ma noi – ha rivendicato – abbiamo costruito condizioni, know how, infrastrutture capaci di attirare investimenti industriali in linea con un sistema di industrie che garantiscano sicurezza all’interno e compatibilità con il territorio“.

In conclusione, parlando di fondi bloccati comunitari, su cui ha promesso un focus per ogni comune, nazionali e regionali, per le politiche industriali e anche per turismo e agroalimentare: “Abbiamo risorse che gravano per circa 2 miliardi per la provincia di Siracusa perché nessuno fino a questo momento, né le amministrazioni comunali né la politica, dalla deputazione, ha stimolato la realizzazione di progetti esecutivi. Sono dei meccanismi su cui bisogna agire e la Cgil in questo senso non farà sconti a nessuno“.


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