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Confraternita e istituti scolastici ripercorrono nella chiesa di S. Giuseppe un anno di collaborazioni

AUGUSTA – Si è tenuta venerdì sera, 12 maggio, nell’ambito dei festeggiamenti si San Giuseppe “‘a spiga” nella chiesa di S. Giuseppe, l’iniziativa dal titolo “La confraternita e la città” promossa dall’omonima confraternita per illustrare le attività svolte in collaborazione con gli istituti scolastici e le aziende della città e del territorio.

Nel porgere il saluto ai presenti, il governatore Concetto Lombardo ha rammentato il percorso svolto annualmente dalla confraternita di S. Giuseppe, unitamente alle confraternite dell’Odigitria e dell’Annunziata, per promuovere la cultura e l’identità locale, con specifico riferimento alle peculiarità di queste secolari istituzioni che hanno il compito di tutelare il patrimonio di culto e le espressioni artistiche frutto della devozione di quanti ci hanno preceduto nella fede.

L’illustrazione delle singole attività promosse nei vari istituti è stata affidata a Giuseppe Carrabino, che da oltre venticinque anni cura i rapporti con le scuole promuovendo con i dirigenti scolastici e il corpo docenti la conoscenza della storia e la tradizione locale.

La serata ha avuto inizio con l’esibizione della corale “In coro nate” delle mamme degli alunni del 1° Istituto comprensivo “Principe di Napoli”, con il prezioso supporto dell’associazione musicale “Hyblea music”, la voce solista del soprano Francesca Ussia e l’accompagnamento musicale del maestro Salvo Passanisi alle tastiere, Pamela Patania al flauto traverso e Carmelo Tringali al sax.

Apprezzato l’intervento dell’insegnante Ivana Sarcià, in rappresentanza della dirigente Agata Sortino, che ha auspicato il proseguimento della collaborazione scuola-associazioni-confraternite per trasmettere ai ragazzi conoscenza ma soprattutto amore per la propria città.

Particolarmente nutrita la rappresentanza del 2° Istituto comprensivo “Orso Mario Corbino” guidata dalla dirigente Maria Giovanna Sergi, che ha visto la partecipazione di un gruppo di docenti, alunni e genitori. Quest’anno, come ha ribadito la dirigente, si è voluto non solo proseguire le attività in classe e le visite nelle chiese confraternali, ma al contempo coinvolgere in questo progetto tutti i genitori, con risultati ritenuti più che soddisfacenti, atteso che a nome di tutti ha preso la parola una mamma che ha spiegato l’importanza dell’iniziativa auspicando ulteriori momenti finalizzati proprio alla conoscenza del territorio.

Per il 3° Istituto comprensivo “Salvatore Todaro” ha preso la parola l’insegnante Gioacchino Cacciaguerra, in rappresentanza della dirigente Rita Spada. Cacciaguerra ha riferito dell’esperienza con i suoi alunni che hanno avuto modo di accostarsi non solo alla conoscenza del territorio ma anche del patrimonio dell’Opera dei pupi, una passione che lo vede coinvolto personalmente con una collezione di circa novanta pezzi che ha messo a disposizione della collettività con una esposizione a scuola e nei locali del Circolo Unione.

Numerosa la rappresentanza dei due istituti superiori della città, Liceo “Megara” e “Arangio Ruiz”, guidata dalla dirigente Maria Concetta Castorina, che ha spiegato le motivazioni di uno specifico progetto di alternanza scuola-lavoro promosso in collaborazione con la confraternita e che vede, oltre al tutor scolastico Paolo Trigilio, il prezioso coinvolgimento del tutor aziendale Giuseppe Carrabino in un percorso che ha permesso a quattordici ragazzi del “Ruiz” di “far parlare ogni singola pietra della città”. Ed è stata l’alunna Chiara Ternullo a nome di tutto il progetto ad illustrare il percorso di conoscenza sviluppato attraverso specifici incontri settimanali nel centro storico.

Dopo gli interventi dei rappresentanti dei singoli istituti, è stata presentata l’attività di restauro del patrimonio storico-artistico con la testimonianza di Rosaria Matarazzo, che ha curato il recupero della cantoria ottocentesca, della pala d’altare dell’Adorazione dei Magi e una pregevole tela della Madonna della Lettera.

Infine i recenti recuperi delle argenterie che costituiscono il corredo del simulacro di S. Giuseppe: il nimbo del simulacro, la corona imperiale del Bambino e il prezioso baculo con l’emblema araldico della famiglia Gargallo. Un baculo che reca inciso lo stemma della zecca di Messina e la data 1774, quest’ultimo, unitamente ai restauri dei dipinti, sono stati interamente finanziati per la squisita sensibilità della famiglia La Ferla e dalla Banca agricola popolare di Ragusa, sostenitori delle attività confraternali.

Attorno al baculo, ha ricordato Giuseppe Carrabino, si è sviluppata una approfondita ricerca archivistica che ha personalmente curato sin dal 2003, anno in cui ha fatto la scoperta dell’emblema Gargallo. Una ricerca che merita di essere ulteriormente approfondita e che ha visto coinvolti anche gli eredi Gargallo, venuti appositamente in Augusta per ammirare questa preziosa testimonianza.

La serata si è conclusa con la consegna dei gagliardetti della confraternita a tutti i dirigenti scolastici, i quali nel ringraziare per la serata hanno auspicato ulteriori occasioni di collaborazione per trasmettere ai ragazzi l’identità locale e nello specifico la secolare storia delle confraternite che hanno contribuito ad animare, nel tempo, la vita civica, sociale e religiosa della comunità.


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