Banda ultra larga, Augusta tra i comuni siciliani interessati
AUGUSTA – Telecom Italia si era aggiudicata il Bando per la Regione Siciliana, emesso dal ministero dello Sviluppo economico attraverso Infratel Italia, la società “in house” del Ministero incaricata di attuare il Piano nazionale banda larga e il Progetto strategico banda ultra larga e approvato dalla Commissione europea.
Il programma, relativo alla concessione di un contributo per la realizzazione di nuove infrastrutture ottiche passive abilitanti alle reti Ngan in 142 nuovi comuni, prevede un investimento complessivo di oltre 106 milioni di euro così ripartito: 73 milioni di finanziamento pubblico messi a disposizione dalla Regione Siciliana tramite l’utilizzo dei fondi Pac e 33 milioni stanziati da Telecom Italia.
Dall’avvio dei lavori, avvenuto a settembre dello scorso anno, ad oggi, Telecom Italia ha già realizzato oltre il 40 per cento degli interventi complessivi previsti dal progetto, con più di 2.000 armadi stradali collegati alla fibra ottica. La copertura è stata già completata in diversi comuni, tra i quali, in provincia di Siracusa, Floridia.
Ad Augusta, i cittadini hanno assistito ai lavori per la messa in posa della fibra ottica, in quasi tutti i quartieri della città. Lavori che hanno procurato alcuni disagi ma che dovrebbero consentire di ridurre il cosiddetto “digital divide” anche tra aree diverse della stessa città. Augusta figura infatti tra i 142 comuni siciliani che, secondo il progetto, devono essere coperti dalla nuova tecnologia entro gennaio 2017.
I comuni interessati potranno sfruttare, su tutte le aree coperte, un’infrastruttura a banda ultra larga che potrà consentire collegamenti con velocità da 30 fino a 100 megabit al secondo, accelerando in questo modo l’accesso ai servizi digitali innovativi rivolti a cittadini, imprese e istituzioni locali.
Alla conferenza palermitana odierna, per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto, il presidente della commissione Bilancio e Programmazione all’Ars Vincenzo Vinciullo ha riferito che nei mesi trascorsi si è seguito, con particolare attenzione, l’iter amministrativo “per evitare la perdita di un finanziamento che è stato ritenuto strategico per le finalità a cui mira, cioè quello di unificare definitivamente il nostro Paese“.
In merito ai comuni siciliani che potranno godere di questa promessa rivoluzione tecnologica, Vinciullo ha spiegato: “142 Comuni della Regione Siciliana stanno partecipando attivamente alla realizzazione della Banda ultra larga, cercando di eliminare e di risolvere tutti i problemi burocratici che, in un territorio così complesso come quello siciliano, si frappongono al raggiungimento di questo obiettivo, che è già al 40 per cento“.
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