Chef stellato al resort di Brucoli per un cooking show di promozione di un pesce “dimenticato”


AUGUSTA – Conoscere l’importanza e la bontà delle specie di pesce neglette, quelle meno usate in cucina. Questo l’obiettivo del progetto del Dipartimento della Pesca mediterranea della Regione siciliana chiamato “Interventi nei mercati all’ingrosso e al dettaglio e nel canale Horeca per migliorare la conoscenza e il consumo delle specie dimenticate o neglette“. Un progetto della durata biennale che quest’anno vede quale protagonista la boga mentre il 2025 sarà l’anno del sauro, due specie risultate promettenti per le loro caratteristiche nutrizionali, organolettiche e merceologiche. Testimonial d’eccezione dell’iniziativa lo chef palermitano Nino Ferreri (nella foto di repertorio in copertina), una stella Michelin nel 2022, patron del ristorante “Limu” a Bagheria.
Lo chef trentacinquenne ha ideato due ricette inedite a base di boga che saranno realizzate in diretta nel corso di un cooking show gratuito, con oltre cinquanta posti disponibili su prenotazione online esauriti in pochi giorni, che si terrà il prossimo 24 ottobre al Mangia’s Brucoli resort, la struttura 5 stelle insistente sul borgo marinaro nel territorio di Augusta.
Insieme a Ferreri, il resident chef della struttura, Salvatore Gambuzza con la sua brigata guideranno i presenti in un percorso di tre diverse portate, con l’abbinamento di vini, che avranno tutte come protagonista la boga. Secondo fonti scientifiche, 100 grammi di boga cruda (parte edibile) apportano circa 87 calorie suddivise come segue: 84 per cento di proteine, 12 per cento di lipidi, 4 per cento di carboidrati.
“Un pesce molto interessante dal punto di vista della cucina – sottolinea lo chef Ferreri – ma anche dal punto di vista nutrizionale. Il nostro ruolo è quello di valorizzare le nostre materie prime, spesso bistrattate. Il nostro mare è un tesoro da scoprire“.
Allo stato attuale, infatti, è l’offerta a doversi adeguare alla domanda, spingendo i pescatori a concentrarsi sulle specie più richieste. Di conseguenza, il numero di specie ittiche consumate è drasticamente diminuito: dalle circa 150 degli anni cinquanta, si è passati a sole 40 specie, con il 90 per cento del consumo che si concentra su appena 10 specie. Questo tipo di pesca ha portato a uno sfruttamento insostenibile delle risorse marine. Da queste premesse, il progetto dell’Assessorato regionale finanziato nell’ambito del Programma nazionale del Fondo europeo per gli affari marittimi, pesca e acquacoltura (Pn Feampa) 2021-2027, attraverso l’attivazione dell’Operazione 15 (Eventi), Azione 4, Obiettivo Specifico (OS) 2.2.