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Primo “stop” al trasferimento del polverino dell’Ilva, soddisfazione delle associazioni ambientaliste

AUGUSTA – “Il polverino proveniente dall’Ilva non sarà più diretto alla discarica di Melilli”. Lo afferma in una nota odierna il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “La decisione dei commissari dell’azienda – osserva il Ministro – è pienamente coerente con quanto detto da tempo, e cioè che il trasferimento al centro Cisma Ambiente, tra Melilli e Augusta, dei rifiuti industriali non pericolosi provenienti dallo stabilimento tarantino sarebbe stata solo una soluzione temporanea, comunque avvenuta in piena sicurezza e trasparenza“.

Evidentemente le denunce delle associazioni ambientaliste, le iniziative di diversi parlamentari regionali, nazionali ed europei (proprio in data odierna le richieste di “stop” da parte del deputato nazionale siracusano Pippo Zappulla e del sindaco di Augusta Cettina Di Pietro, la quale esortava a prendere posizione il sindaco del capoluogo etneo Enzo Bianco), nonché la recente azione dimostrativa al porto di Catania di attivisti insieme a don Palmiro Prisutto hanno sortito degli effetti.

Tant’è che il ministro Galletti aggiunge: “Ho ascoltato in questi mesi con attenzione le preoccupazioni della comunità della provincia siracusana, in cui già insiste un complesso Sito d’interesse nazionale da bonificare: proprio la delicatezza ambientale di quel territorio mi ha spinto a chiedere alla gestione commissariale dell’Ilva di accelerare quanto più possibile la conclusione delle procedure”.

Prima conferma dello “stop” richiesto dal ministro Galletti sarebbe il fatto che sulla nave Eurocargo Livorno, ripartita domenica sera da Catania, non sono stati imbarcati i cassoni e le motrici impiegate per il trasporto del polverino.

Legambiente Augusta e Legambiente Taranto, lo scorso 17 dicembre, avevano chiesto fermamente che si sospendesse l’invio del polverino d’altoforno dell’Ilva da Taranto a Melilli, dove il rifiuto è smaltito nella discarica della Cisma Ambiente. Sostenevano: “Un’operazione incomprensibile che riduce gli impatti su una zona ma irragionevolmente li carica su un’altra altrettanto inquinata e sofferente”.

Quindi, in data odierna esprime soddisfazione Legambiente Augusta, per “il primo risultato ottenuto dalla mobilitazione delle associazioni e dei cittadini, ma non per questo cantiamo vittoria“. Mantengono desta l’attenzione: “Non vorremmo che la sospensione fosse solo un momentaneo espediente per silenziare le proteste e tentare di evitare il diffondersi  dell’opposizione – a Taranto come ad Augusta – verso scelte mai motivate e sulle quali continuano a non essere fornite informazioni adeguate“.

Era stata annunciata dal “Comitato No polverino Ilva” proprio per questo lunedì pomeriggio, in piazza Mercato alle ore 19, un’assemblea pubblica per un confronto tra cittadini dei comuni interessati e per “programmare insieme le prossime iniziative finalizzate ad arrestare questo dannoso e insensato traffico di rifiuti Ilva“. Al momento risulta confermata.

Come la politica locale, anche comitati e associazioni intendono restare vigili sull’evolversi della situazione, continuando a richiedere ai commissari Ilva tutte le informazioni in loro possesso relative ai rifiuti smaltiti a Melilli e al ministro Galletti risposte chiare e tempi certi e rapidi per le bonifiche e i risanamenti ambientali che si continuano ad attendere.


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