La candela / Il bisogno


LA CANDELA di Elisabetta Ternullo
Ho sognato che mi venissi a salvare dalla morte:
quest’incognita infima e ignota.
Venivi con la tua spada vitale
e mi lasciavi dimorare qui,
ché meritavo di stare qui,
ché da guerriera ero vissuta
col fare dell’amore che ha poche parole,
che pullula di chiarezza e candore,
di una fievole candela di stupore.
E, chiara e pura,
sognavo che mi venissi a salvare dalla morte
ignorando
che essa non ti ammazza: ti risucchia
dentro il vortice delle verità impenetrabili,
ma non ti ammazza.
E, coraggiosamente, sei venuto a salvarmi
perché la mia candela fosse fuoco
[che arde imperioso],
perché la mia vita fosse oltre la vita,
Amore.
Elisabetta Ternullo, a Monica Tringali, 39 anni, morta di cancro il 17 maggio 2016.
IL BISOGNO di Marcella Di Grande
Pretendiamo di conoscere l’infinito attraverso una coscienza circoscritta, ma il bisogno di rendere immortale il nostro io crea la magia dell’immaginazione oltre la pelle, dell’amore oltre un corpo, di quella parte del corpo che non ha saputo adempiere alla felicità. E abbiamo bisogno di sognare che lì, in quel posto che i più chiamano paradiso, le persone che non sono più accanto a noi, possano finalmente avere ciò che non hanno mai avuto ed essere ciò che non sono mai state: se stesse.
(Foto in evidenza: Salvo Bellistri)