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La proposta “augustana” di istituire il luogo elettivo di nascita approda alla Camera

AUGUSTA – Approda alla Camera dei deputati una proposta di legge per introdurre nel sistema giuridico italiano, in materia di anagrafe e ordinamento civile, il cosiddetto istituto del “luogo elettivo di nascita”. Si compone di un solo articolo, all’interno del quale è previsto che venga attribuita a entrambi o a uno dei genitori la facoltà di indicare nella dichiarazione di nascita del bambino un luogo elettivo (che comunque deve coincidere con il luogo di residenza di entrambi o di uno dei genitori) invece di quello effettivo in cui la nascita è avvenuta, spesso un ospedale in altro comune, con lo scopo di “tutelare il diritto della persona al riconoscimento del luogo di origine della propria famiglia”.

Vincenzo Canigiula consigliere comunale di AugustaL’idea venne lanciata quasi un anno fa proprio ad Augusta dal consigliere comunale Vincenzo Canigiula, in occasione di un’assemblea pubblica nell’auditorium di palazzo San Biagio sulla mancata applicazione di ben due leggi regionali per potenziare l’ospedale “Muscatello”. Il fenomeno della “sparizione delle nascite” coinvolgeva già i comuni italiani più piccoli, associato alla scomparsa dell’assistenza puerperale presso il proprio domicilio, ma negli ultimi anni di tagli alla sanità pubblica, con la chiusura in Sicilia di ben diciassette punti nascita in soli sei anni, si è esteso anche a comuni più popolosi tra i quali Augusta, con il reparto di maternità chiuso dal 2012.

Quindi si è passati dall’idea alla proposta di legge, che vede primo firmatario la deputata siracusana Stefania Prestigiacomo, di Forza Italia. È il consigliere a raccontare il “salto” della proposta da Augusta a Roma: “Quando ho messo al corrente l’onorevole Stefania Prestigiacomo di questa mia “folle” idea si è subito dimostrata molto entusiasta, tant’è che ha messo immediatamente in moto la necessaria macchina burocratica per dare vita alla relativa proposta di legge“.

Auspicando che venga calendarizzata al più presto in Parlamento e che possa raccogliere consenso trasversale, come ci ha riferito, spiega: “In poche parole se la proposta di legge passerà in Parlamento, i genitori potranno scegliere di registrare i loro bambini nella propria città di residenza, ragion per cui, nel nostro caso, torneranno i “nato/a ad Augusta”“.

Canigiula conclude affermando con soddisfazione che finalmente è stato “compiuto il primo passo“, nella direzione della “speranza di vedere attuato quello che definirei il sogno di tanti Italiani“.


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