Politica

L’Anac avvia procedimento sanzionatorio per la ritardata adozione del piano comunale anticorruzione

AUGUSTA – “Comunico che nei giorni scorsi ho ricevuto notifica di avvio di procedimento sanzionatorio nei confronti di segretario, sindaco e giunta per omissione di atti d’ufficio“. Lo riferisce Giuseppe Schermi, attualmente consigliere comunale di opposizione per il movimento Diem25, che l’ha ricevuta nella qualità di ex assessore e vicesindaco della Giunta pentastellata.

La notifica riguarda la presunta omessa adozione del piano triennale di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2017-2019, su cui l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) ha avviato il procedimento sanzionatorio, con eventuali sanzioni amministrative previste che vanno da mille a 10 mila euro. Il termine per la chiusura del procedimento è di 120 giorni dall’ultima notifica utile.

Schermi, che non ricopre alcun incarico in Giunta dallo scorso settembre, quando gli è stato revocato l’incarico dal sindaco Di Pietro, rende noto di aver già “richiesto senza indugi di esser ascoltato presso la sede dell’Autorità nazionale anticorruzione per esporre fatti a me noti nella allora qualità di vicesindaco“.

Interpellata dalla redazione, il sindaco Cettina Di Pietro ha confermato la ricezione della notifica e il merito, rivelando innanzitutto che il piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2017-2019 è stato adottato proprio due giorni fa, il 29 maggio.

Il Sindaco, come gli assessori, “verificata la giurisprudenza in merito“, entro il termine di 20 giorni dalla notifica (22 maggio per gli attuali componenti nella Giunta in indirizzo) presenteranno le rispettive memorie (che è l’alternativa prevista alla richiesta di audizione, per la quale invece ha dichiarato di optare Schermi) per giustificare il ritardo nell’adozione ritenuto “di così modesta entità, a fronte delle ragioni già anticipate dal segretario, direttamente collegate alle difficoltà di gestione di questo Ente, allo stato di dissesto“. Stando a quanto riferito dal primo cittadino, il segretario generale avrebbe infatti già presentato entro il termine di 10 giorni dalla notifica le motivazioni del ritardo nell’adozione del piano.

Schermi va oltre e aggiunge: “Provai in giunta ad esser garante del rispetto delle procedure e delle scadenze, a difesa dell’Amministrazione da possibili procedimenti giudiziari. Ora il cerchio si stringe. Non si può infatti gestire il Palazzo comunale come fosse la sede di un meetup: autorizzazioni discrezionali concesse o negate dal Sindaco per le aree mercatali, per la fornitura di energia elettrica comunale e per l’uso del Salone di rappresentanza; atto dispositivo dell’assessore alla Cultura per le manifestazioni a Brucoli; affidamento diretto per i corsi di formazione sul compostaggio al costo di circa 100 euro l’ora (sottratti a possibili cittadini augustani) a favore della associazione di cui è stato presidente l’assessore all’Ecologia, relazione non dichiarata sulla pagina Amministrazione Trasparente del sito comunale“.

Su queste ulteriori dichiarazioni rese da Schermi, il sindaco Di Pietro ci riferisce che si riserva di tutelare l’immagine sua e dell’Amministrazione presso le competenti sedi giudiziarie.


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