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L’asta di San Giuseppe anche a Brucoli per finanziare la festa di San Nicola

AUGUSTA – In un pomeriggio ormai primaverile, attraversando Brucoli, da piazza Belvedere dirigendosi verso il Castello Aragonese, lo scorso 19 marzo si udiva brusio di folla, concentrata nella piazza davanti alla chiesa di San Nicola. Residenti, devoti, dinanzi a una piccola statua che raffigura San Giuseppe, nel suo giorno, posta sul sagrato della chiesa del borgo marinaro.

Accanto, su di un banchetto improvvisato, le tipiche pizze siciliane, i cosiddetti “cudduruni”, della frutta e qualche dolce, e un banditore a scandire tempi e battute. Doni portati dagli stessi brucolani, in vendita all’asta, come avviene tradizionalmente anche dinanzi alla chiesa del Santo in via Garibaldi, nel centro storico di Augusta.

Il banditore di tanto in tanto ricorda che i ricavi della vendita saranno impiegati per la realizzazione della festa di San Nicola, patrono del borgo, e subito scatta l’applauso a sottolineare la devozione che i brucolani nutrono nei confronti del proprio Santo protettore. I “cudduruni” che le donne di Brucoli impastano secondo antica ricetta nel forno del borgo vanno via velocemente. La frutta e gli altri doni sono proposti dal banditore e quando il prezzo posto a base d’asta appare “troppo alto”, subito qualcuno protesta “inducendo” un ribasso e aggiudicandosi il prodotto.

A ridosso della messa serale, viene esposto il “bastone di torrone“. Subito tra i brucolani si formano due squadre, che si contendono il pezzo più ambito. Alla fine il banditore batte il prezzo che aggiudica il bastone, venduto fra gli applausi generali, a conclusione di uno dei tanti momenti che tengono unita la comunità del borgo marinaro.


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