Torna la luce in alcune strade, primi commenti dall’opposizione


AUGUSTA – Sono stati avviati qualche giorno fa e proseguono gli interventi disposti dall’assessore ai Lavori pubblici Roberta Suppo ed effettuati dalla squadra lavori per il ripristino della rete di illuminazione comunale. Con la Porta Spagnola, tra i simboli di Augusta e per mesi nell’oscurità, il lungomare Paradiso e le prime vie di Monte Tauro, le ripetute segnalazioni dei cittadini iniziano ad essere evase.
Il consigliere comunale di opposizione Salvo Aviello, della lista “Territorio unito”, pur dichiarandosi soddisfatto per l’avvio delle operazioni, evidenzia: “Le decine e decine di segnalazioni degli Augustani agli uffici competenti per mesi non hanno sortito alcun risultato e intere zone di Augusta sono rimaste al buio a lungo, mentre altre lo sono ancora, mettendo a rischio la sicurezza e l’incolumità dei nostri concittadini“.
Spiega: “Alla richiesta di intervento, anche per il cambio di una semplice lampadina, si manifestava l’immobilismo dell’Amministrazione, che forse aveva sottovalutato il problema; stessa cosa per i funzionari degli uffici preposti costretti a fare spallucce per mancanza di risorse disponibili“.
Il consigliere ricorda una manifestazione popolare di protesta nel quartiere Borgata, quando a settembre è sceso in strada insieme ai residenti di una via Gramsci nella completa oscurità per un corteo a lume di candela. E, inoltre, l’interrogazione al Sindaco presentata alla fine di quel mese per conoscere le intenzioni dell’Amministrazione rispetto al problema.
Quindi commenta: “Tutto questo, assieme alla montante protesta dei cittadini per le tante strade completamente al buio, fino alla indignazione per il completo oscuramento della Porta Spagnola, sembra finalmente trovare risposte concrete in questi giorni con la possibilità per tanti Augustani di avere il proprio quartiere illuminato“.
Aviello conclude: “Un plauso all’Amministrazione che in periodo di vacche magre ha trovato comunque le risorse necessarie, ma al contempo vigileremo fino a quando questo diritto non sarà condiviso da tutti i cittadini“.