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Area marina protetta Brucoli-Agnone: avviato iter, ecco cosa prevede

AUGUSTA – È stato firmato oggi, 14 aprile, dal sindaco Cettina Di Pietro, alla presenza degli assessori Roberta Suppo e Giusy Sirena, e della presidente della sezione locale di “Italia nostra” Jessica Di Venuta, la lettera di trasmissione del progetto di istituzione dell’Area marina protetta Brucoli – Agnone.

Si tratta dell’avvio dell’iter amministrativo del progetto di istituzione dell’Area, finalizzato alla riqualificazione ambientale e al rilancio turistico del territorio che va dal borgo marinaro alla frazione Agnone Bagni.

La lettera, dopo la sottoscrizione da parte degli altri due enti facenti parte dell’Ats istituita il 30 gennaio 2015 dalla passata amministrazione retta dai commissari straordinari, e costituita dal dipartimento di Scienze biologiche ed ambientali dell’Università di Messina e da Italia nostra onlus, verrà inoltrata insieme al progetto al ministero dell’Ambiente.

Una volta inoltrata la relazione scientifica al ministero, verrà avviata l’istruttoria per la istituzione dell’Area marina protetta da parte degli esperti della competente segreteria tecnica dello stesso ministero. Conseguentemente, sarà poi cura degli enti firmatari del progetto ottemperare, in tutte le fasi successive, alle legittime integrazioni che verranno richieste per completare opportunamente lo studio dell’area marina in questione.

Per la presidente di “Italia nostra” Di Venuta si tratta di “un punto di partenza per la predisposizione e la realizzazione di un piano di consolidamento e di sviluppo dell’intero nostro territorio, da cui ripartire con un programma globale di rilancio e di sviluppo sostenibile attraverso la creazione di posti di lavoro per tanti tra i nostri concittadini che operano nel settore terziario“.

Ecco cosa prevede il progetto in estrema sintesi: la riqualificazione e l’apertura al pubblico del Castello Aragonese con la realizzazione di un museo di archeologia marina; la realizzazione di un acquario del Mediterraneo; il recupero di un edificio confiscato dallo Stato per la realizzazione di un centro di educazione ambientale; la realizzazione di percorsi naturalistici, didattici, archeologici in tutta l’area che comprende tre villaggi preistorici, un villaggio bizantino, un santuario rupestre paleo-cristiano dedicato alla Madonna dell’Adonai e un prezioso tesoro naturalistico rappresentato dalla baia canale di Brucoli; la valorizzazione della baia e di tutta la costa con la protezione di circa 14 milioni di mq di mare.

Inoltre, secondo il progetto, i maggiori fruitori dell’Area marina sarebbero le scuole di tutta Italia, con una presenza stimata nel corso di un anno fino a 160 mila unità, e gli appassionati di snorkeling, che in Italia si contano in circa 750 mila.


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