Augusta, col Pudm prossima “privatizzazione” della costa? La versione dell’amministrazione Di Mare


AUGUSTA – Arriva la replica dal fronte dell’amministrazione, alle dichiarazioni del consigliere comunale Giancarlo Triberio, in merito al Pudm, il Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime adottato in via preliminare dal consiglio (il Piano passerà alla Regione per la Vas, Valutazione ambientale strategica, prima di tornare in aula consiliare) lo scorso 30 marzo. A farsi carico della replica è l’assessore competente Peppe Tedesco, che, citando stralci del Piano sulle Norme tecniche di attuazione (Nta), intende confutare la tesi di uno strumento di pianificazione redatto nella direzione della paventata “privatizzazione” del litorale augustano.
In sede di conferenza stampa, lo scorso primo aprile, il consigliere d’opposizione Triberio denunciava l’adozione preliminare con i voti della sola maggioranza consiliare di un Pudm in cui si punterebbe a “privatizzare, visto che la costa concessa ai privati potrebbe arrivare al 50 per cento, mentre adesso è pari al 5 per cento“. E in particolare, segnalava l’inserimento, nella discussione finale del giovedì notte nell’aula consiliare, di un “emendamento” presentato dall’Ufficio tecnico comunale, secondo il quale, in virtù della legge regionale del 22 febbraio 2023, saranno ammesse al Pudm tutte quelle domande di concessione presentate entro il giugno 2021 e tuttora in corso di valutazione.
Stizzita è la replica, in premessa, dell’assessore Tedesco: “Inverosimile l’intervento del consigliere Triberio in merito al Pudm, bisognerebbe essere più precisi per non alimentare antipolitica e demagogia. Non si deve continuare ad andare avanti con illazioni. La sede istituzionale è l’aula consiliare, “evidentemente il consigliere si nasconde dietro pura demagogia”, standosene in consiglio comunale silente, per timore di essere smentito, adottando invece metodi alquanto antidemocratici: facile parlare senza alcun contraddittorio!“.
L’assessore sottolinea che il Pudm è stato “ampiamente discusso in Consiglio comunale“, dopo essere stato, dall’ingegnere progettista Valentina Bombara, “redatto secondo le linee guida disposte dalla Regione siciliana con D.a. n. 319/Gab” e in “condivisione con il dott. Gaetano Clemente in qualità di commissario ad acta per la redazione e l’adozione del Pudm“, tanto da ottenere “parere di prevalutazione favorevole” lo scorso 27 ottobre dalla Struttura territoriale dell’Ambiente di Siracusa, che fa capo all’Assessorato regionale.
Tedesco afferma in definitiva che riguarda “solo il 28 per cento della linea di costa dei 50 km e di questi solo il 14 per cento (comprensivo delle concessioni già in essere) è destinato alla fruizione dei privati (altro che il 50 per cento!), mentre la restante parte (43 km) verrà destinata alla libera fruizione e nel rispetto dei vincoli paesaggistici, naturalistici, assetto idrogeologico, ecc.“.
E motiva: “Il presente Pudm riguarda tutta la fascia costiera prospiciente l’ambito territoriale di competenza che appartiene al pubblico demanio marittimo del Comune di Augusta, che si sviluppa per una lunghezza della linea di costa di circa 50 km sulla costa ionica. Nelle tabelle indicate nella relazione tecnica sono riassunti i dati metrici caratteristici delle aree e delle zone in cui è stato suddiviso il Demanio marittimo ricadente nel territorio del Comune di Augusta, in base alle previsioni del presente Pudm, nonché le lunghezze del fronte demaniale marittimo, come definite dalle Linee guida.
Area “A” – Spiaggia da fiume San Leonardo a Baia di Agnone – fronte demaniale (Lfdm) di circa 4 km. L’utilizzo del litorale per le attività previste dalle Nta (Norme tecniche di attuazione, ndr), potrà occupare una quota non superiore a m 1.200 di fronte demaniale (Lfdmpc). Pari a 1,2 km.
Area “B” – Scogliera da Costa Saracena a Baia di Arcile – fronte demaniale (Lfdm) di circa 10 km. L’utilizzo del litorale per le attività previste dalle Nta, potrà occupare una quota non superiore a m 1.800 di fronte demaniale (Lfdmpc). Pari a 1,8 km.
Area “C” – Scogliera da Gisira a Faro S. Croce – fronte demaniale (Lfdm) di circa 22 km. L’utilizzo del litorale per le attività previste dalle Nta, potrà occupare una quota non superiore a m 8.000 di fronte demaniale (Lfdmpc). Pari a 8 km.
Area “D” – Faro S. Croce e Golfo Xifonio – fronte demaniale (Lfdm) di circa 7 km ad esclusione delle zone militari. L’utilizzo del litorale per le attività previste dalle Nta, potrà occupare una quota non superiore a m 3.000 di fronte demaniale (Lfdmpc). Pari a 3 km“.
“Evidentemente – conclude l’assessore Tedesco – è stato travisato il vero scopo per cui dotare il territorio comunale di questo strumento di pianificazione: indirizzare le future scelte programmatiche nell’ottica di un modello di sviluppo costiero integrato con il contesto attuale che promuova le risorse territoriali, introducendo diversificate modalità di fruizione della costa compatibili con il paesaggio naturale, storico e urbano. Rispediamo al mittente accuse infondate fatte da parte di chi ha sempre amministrato questa città e che oggi vorrebbe con un colpo di spugna cancellare tutte le proprie mancanze. Noi continueremo a non farci intimidire da nessuno e ad andare avanti con il nostro lavoro di azione per la nostra Augusta“.
(Nel collage di copertina, composto dalla Redazione: 4 delle tavole della “Cartografia delle previsioni di piano” allegate al Pudm inerenti a baia di Brucoli, Faro S. Croce e, 2, golfo Xifonio. Link fonte: Albo pretorio online del Comune di Augusta)