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Augusta, il Demanio vuol vendere terreno di 28 ettari con gli ex depositi munizioni di Xirumi

AUGUSTA – L’Agenzia del demanio vuole vendere il vasto terreno non residenziale di 282mila 600 metri quadri (28,2 ettari), nelle vicinanze di contrada Camera, al cui interno insistono gli ex depositi di munizioni di Xirumi, manufatti militari risalenti al primo conflitto mondiale.

Il lotto, in parte attualmente occupato da una ditta nel settore dell’edilizia, sarà aggiudicato all’asta pubblica il prossimo 19 dicembre, a seguito di gara mediante la presentazione di offerte segrete pari o superiori rispetto al prezzo posto a base d’asta (purché presentate entro le ore 12 del 18 dicembre alla direzione regionale del Demanio), che è fissato a 790mila euro (cauzione provvisoria di 79mila euro a garanzia dell’offerta).

Ai sensi della legge 311 del 2004, gli enti locali interessati (Comune di Augusta, Libero consorzio comunale di Siracusa, Regione siciliana) possono esercitare il diritto di opzione all’acquisto, al prezzo posto a base d’asta, entro il 31 ottobre prossimo con apposita delibera consiliare.

Ai depositi di munizioni di Xirumi dedica un paragrafo la recente pubblicazione “Bunker, la Difesa di Augusta” (2019), una inedita “guida turistica“, o meglio una proposta di itinerari di turismo bellico, dei siracusani Lorenzo Bovi e Alberto Moscuzza sulle fortificazioni militari di Augusta, in particolare durante il secondo conflitto mondiale.

Molto interessanti – si legge – sono i depositi di Munizioni di Xirumi (o Scirumi) che secondo alcuni arriverebbero con un cunicolo fino al mare“, manufatti che distano 1,4 km lineari da Baia Arcile e 2,3 km lineari dal porto-canale di Brucoli. Secondo la pubblicazione, il sito è indicato “già nelle vecchie mappe militari come depositi munizioni“, i quali sono “ancora in ottimo stato di conservazione” ma “ormai dimora abituale di serpenti ed animali vari“.

Il terreno, ricoperto da macchia mediterranea alta e bassa, è attraversato in senso trasversale dal torrente Porcària, che lo divide in due aree convenzionalmente chiamate “area nord” e “area sud”. Aree che, per completezza d’informazione, l’Agenzia del demanio descrive così: “Area Nord comprende tredici magazzini interrati ed i ruderi di alcuni manufatti militari in disuso quali caseggiati ed altane per la guardia. L’Area Sud comprende, ubicata vicino all’ingresso, la “Cascina Camera”, una caserma di forma pentagonale ormai ridotta quasi a rudere e che un tempo ospitava gli alloggi e le camerate per il corpo di guardia, la cucina con relativa mensa, uffici e magazzini; poi i resti di altane per la guardia, anch’esse inagibili e sette magazzini interrati. Nell’area vi è allocato anche un fabbricato, di fattura più moderna e della superficie coperta di circa mq. 85, adibito ad ufficio. Ognuno dei venti magazzini interrati è accessibile dall’esterno da due gallerie, ognuna munita di cancello in ferro che immettono in una camera di manovra; detti magazzini risultano realizzati con struttura portante in cemento armato e sono costituiti da una camera rettangolare con pilastratura centrale e travatura per il sostegno della copertura e muratura di tompagnamento, a doppia parete con intercapedine, intervallata da pilastri in c.a. L’accesso avviene dalle predette camere di manovra, attraverso cancelli di ferro a due battenti”.

(Nel collage di copertina: in alto, immagini tratte da Google maps sull’ubicazione del lotto; in basso foto di Claudio Ferrari dei depositi munizioni di Xirumi nei primi anni duemila)


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