Augusta potrà tenersi il “relitto della morte”. Il sindaco di Milano rinuncia, Giardino della memoria al Monte


AUGUSTA – La vicenda del trasferimento del “relitto della morte“, il barcone con a bordo oltre settecento migranti, naufragato il 18 aprile 2015 nel Canale di Sicilia, sembra essersi avviata a una soluzione condivisa tra le città di Augusta e Milano, con il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, pronto a rinunciarvi. Anche perché a Milano, nel frattempo, si è creato un comitato spontaneo di cittadini che si è opposto al trasferimento del relitto previsto nel polo universitario della Statale.
Un anno dopo il suo affondamento, il barcone fu recuperato dal fondo del mare con una dispendiosa operazione (22 milioni di euro, secondo fonti di stampa) disposta dal Governo italiano e trasportato al pontile Nato della Marina militare di Augusta, dove è giunto il 30 giugno del 2016. Ultimata la pietosa opera di rimozione delle centinaia di salme, che imprigionava al suo interno, è rimasto in attesa che si decidesse del suo destino finale.
Come si ricorderà il “Comitato 18 aprile”, di cui è portavoce Cettina Saraceno, formato da Cgil, Legambiente e alcuni parroci, con il sostegno del sindaco pentastellato Cettina Di Pietro, aveva subito chiesto alle autorità competenti e alle istituzioni locali che il relitto del peschereccio non fosse né demolito né trasferito altrove, ma che rimasse in città in un’area dove realizzare un “Giardino della memoria” dedicato alle vittime delle migrazioni, area indicata nell’ex chiesa all’aperto di Monte Tauro.
Solo successivamente si è appreso che nella legge finanziaria del governo Gentiloni (fine 2017) erano stati stanziati altri 600 mila euro per il trasferimento, voluti dalla deputata Pd, Lia Quartapelle.
“Il collega di Milano mi ha riferito di non sapere nulla della richiesta della associazione supportata dal Comune. Gli ho spiegato nel dettaglio cosa era successo con tutta la tempistica“, ci ha riferito alcune settimane fa il sindaco Di Pietro, in riferimento all’iniziativa del “Comitato 18 aprile”.
“Grazie alla comune volontà di trovare una soluzione condivisa – fa sapere oggi il “Comitato 18 aprile” – e alla decisiva presa d’atto del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha giudicato, dichiarandolo ieri sera al Consiglio comunale di Milano, giusto ed opportuno che il progetto di valorizzazione del barcone si realizzi nel Giardino della memoria ad Augusta e si è dichiarato disposto anche a sostenerlo, si è giunti ad un’apertura in favore del mantenimento del relitto nella nostra città“.
“Ai sindaci di Augusta, Cettina di Pietro e di Milano, Giuseppe Sala, a tutti i consiglieri comunali di Augusta e di Milano, all’on. Sofia Amoddio, all’on. Claudio Fava, all’on. Lia Quartapelle, alla prof.ssa Cristina Cattaneo e a tutte le persone di buona volontà che finora hanno positivamente operato – conclude il “Comitato 18 aprile” – rinnoviamo il nostro ringraziamento e chiediamo loro di continuare a lavorare insieme per costruire quel “Museo dei diritti” diffuso sul territorio che colleghi idealmente e concretamente quelle realtà, da Lampedusa a Milano passando per Augusta, che non vogliono restare mute testimoni davanti ad un’umanità che con grande difficoltà lotta strenuamente per sopravvivere“.
Un plauso anche dal segretario cittadino dei Giovani democratici e presidente dell’associazione culturale “Bella storia”, Manuel Mangano, che dichiara: “Ci auguriamo che l’amministrazione comunale di Augusta non sprechi la fondamentale occasione di valorizzare il nostro territorio e lo spirito di accoglienza degli augustani, contrariamente a quanto sta avvenendo in questi ultimi giorni con la chiusura dei porti voluta dal Governo M5s-Lega”.