AUGUSTA – A margine dell’assemblea pubblica tenuta nell’Aula Magna dell’Ospedale, il venerdì del sit-in, che abbiamo ampiamente trattato, il promotore dello stesso sit-in Mimmo Di Franco, riferisce, avrebbe chiesto al direttore generale dell’Asp Salvatore Brugaletta informazioni circa la destinazione all’ospedale “Muscatello” del duodenoscopio, donato tre anni fa da parte della Esso.
“La risposta è stata negativa – racconta Di Franco – motivandola con la mancanza di un’equipe preparata e l’assenza della sala intensiva per eventuali incidenti di percorso durante l’utilizzo dello strumento“. Di Franco aveva già rilevato che le motivazioni erano cambiate rispetto a quelle fornite dai precedenti direttori dell’Asp, Maniscalco e Zappia.
Dalla donazione del prezioso strumento sanitario, a seguito dell’acquisizione da parte dell’Asp, si doveva provvedere ad avviare le attività di tutoraggio per i medici ed anche le attività di training per il personale medico ed infermieristico dell’Asp di Siracusa, tra cui personale augustano.
Per Mimmo Di Franco, da sempre impegnato nella battaglia per portare il duodenoscopio nel nosocomio cittadino, “ancora una volta siamo trattati come una colonia di Siracusa, anche nel campo sanitario, oltre ad essere sottoposti all’ospedale di Lentini, con il nuovo assetto sanitario“. “In questi tre anni – aggiunge – tutti i parlamentari siracusani si sono interessati al caso del duodenoscopio, ma tutti sono rimbalzati su un muro di gomma; evidentemente questo strumento è meglio averlo a Siracusa che ad Augusta, ormai solo terra di conquista elettorale“.