Chiusura sede gruppo Augustea: scatta la mobilità, lavoratori in sciopero
AUGUSTA – Ci sarebbero 28 lavoratori dipendenti di due imprese del gruppo Augustea Spa, segnatamente Augustea Holding Spa e Augustea Tecnoservice Srl, in bilico per la mobilità decisa in questi giorni. Ricordiamo che lo scorso aprile il gruppo, guidato dagli armatori Cafiero e Zagari, ha dato il via alla vendita al gruppo genovese Rimorchiatori Riuniti, appunto, sia di Augustea Holding Spa che di Augustea imprese marittime e di salvataggi.
Le motivazioni addotte dal gruppo Augustea per la messa in mobilità sono legate alla disdetta del contratto di prestazioni di servizi da parte di Rimorchiatori Augustea, disdetta che ha impattato, a dire della dirigenza aziendale, sull’attività dei lavoratori coinvolti nel servizio.
Come preannunciato ieri dalla Filt Cgil, che ha interrotto le trattative sindacali, questo giovedì mattina è iniziato lo sciopero dei lavoratori della sede augustana, poiché il gruppo ne avrebbe confermato la chiusura con la conseguente mobilità, pur mantenendo nella rada megarese sia navi che commesse. I 28 lavoratori interessati dalla mobilità sono impiegati in attività di programmazione economico-amministrativa, organizzativa, commerciale e finanziaria per tutto il gruppo Augustea Spa, e, secondo quanto emerso dal tavolo sindacale di ieri, non ne verrebbero salvati più di cinque o sei.
“Una scelta aziendale che certo noi della Filt non possiamo accettare e per questo abbiamo interrotto il tavolo delle trattative e proclamato lo stato di agitazione“, ha dichiarato il segretario provinciale Filt Cgil Vera Uccello.
Ci riferisce: “Noi non ci stiamo a questo gioco delle parti, visto che prima ancora di aprire la procedura di mobilità la stessa Augustea ha venduto una parte dell’attività di Augustea stessa a Rimorchiatori Riuniti, attuando quindi, a nostro avviso, la cessione non di quote di azienda ma di un ramo aziendale. Per cui rivendichiamo i diritti dei lavoratori e vogliamo che si trovi una soluzione per tutti i 28 lavoratori“.
Conclude: “L’attività esiste ancora e vorremmo rimanesse nel nostro territorio, sia in termini di profitti che di attività lavorativa, perché altrimenti vorrebbe dire: attività ad Augusta, nel nostro territorio, e profitti a Napoli, Genova, Malta ed altri parti d’Italia”.
Mentre lo sciopero è proclamato “a oltranza“, si apprende che questo giovedì pomeriggio si terrà un incontro tra sindacato e dirigenti della società Rimorchiatori Riuniti.
Articoli simili
