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Il bilancio del “Festival della storia patria”, prossimi obiettivi: Carta del territorio e recupero Ricetta di Malta

AUGUSTA – È calato il sipario, in occasione della cerimonia conclusiva di venerdì 30 novembre nella chiesa dell’Annunziata, sulla prima edizione del “Festival della storia patria – Storie e storia di Augusta”, un mese e mezzo di eventi per la riscoperta del patrimonio materiale e immateriale della città promossi dalla “Società augustana di storia patria“.

Ad aprire i lavori dell’incontro finale, il presidente del sodalizio Giuseppe Carrabino, che ha ringraziato i soci per aver creduto in un progetto nato poco meno di un anno addietro: “Numeri che ci gratificano – ha detto – ma che sono motivo di responsabilità: 8 soci fondatori, 16 onorari, 11 benemeriti e ben 374 sostenitori per un totale complessivo di 409 soci“.

Come è stato ricordato, il Festival ha ottenuto la concessione del logo “2018 – Anno europeo del patrimonio culturale” da parte del Mibact e visto la presentazione del primo numero del Bollettino, che ha riscosso il plauso del mondo accademico per l’alto valore dei contributi e per la elegante veste tipografica, una pubblicazione che si è avvalsa del sostegno della Esso Italiana Raffineria di Augusta e della Banca agricola popolare di Ragusa, che ha supportato l’organizzazione degli eventi.

Nell’ambito del “Festival della storia patria” sono state promosse visite guidate per l’illustrazione delle epigrafi con l’iniziativa “La pietra racconta” e al patrimonio storico artistico con un itinerario alla scoperta dei tesori di Augusta cristiana. Un percorso nella storia dell’arte religiosa delle chiese di San Giuseppe, Annunziata, Anime Sante e San Francesco di Paola. Per l’occasione ogni chiesa è stata dotata di un pannello informativo curato dai soci Maria Amara e Giuseppe Cassisi (testi) e Corrado Di Mauro (foto). I pannelli sono stati donati dal Circolo Unione Augusta, Esso Italiana Raffineria di Augusta, Banca agricola popolare di Ragusa e Issa Pubblicità.

Sempre nella serata conclusiva del Festival, il presidente Carrabino ha annunciato contatti, possibili collaborazioni con diversi enti e istituzioni.

Ringrazio il dott. Antonio Calbi, neo sovrintendente dell’Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa per aver auspicato la collaborazione con la Società augustana di storia patria. In quest’ottica siamo già al lavoro per proporre iniziative che possano contribuire ad esaltare alcuni importanti siti del nostro territorio“, fa sapere Carrabino in riferimento all’Inda.

È stato inoltre reso noto di aver avviato il progetto per un “Catalogo del patrimonio culturale augustano”, che prevede il censimento e la realizzazione di una “Carta del territorio” coi suoi monumenti, castelli, fortezze, aree archeologiche antiche, aree archeologiche industriali, chiese, conventi, edicole votive e quant’altro caratterizza ed esprime Augusta e nella successiva produzione del catalogo, ovvero dell’inventario dei beni, quale premessa fondamentale per le future azioni rivolte alla promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale di Augusta.

Annunciati contatti con la Sovrintendenza ai Monumenti in merito alla “Situazione del patrimonio monumentale città di Augusta”, per quanto attiene alla progettazione finalizzata ad interventi di consolidamento e restauro e sul riutilizzo dei beni. “Sono abbondantemente note le criticità in cui versa il patrimonio monumentale di Augusta e del suo territorio – afferma Carrabino – frutto certamente di decenni di abbandono ma anche di interventi a singhiozzo o, per taluni casi, della necessità di cospicui finanziamenti. Aggiungiamo, anche, dell’incapacità di talune istituzioni di indicare con chiarezza la destinazione e l’uso di taluni monumenti”. “Certamente occorre una pianificazione delle priorità – sostiene – anche per indirizzare eventuali finanziamenti, che abbiano comunque una finalità in termini di utilizzo dei beni e della loro completa fruizione“.

Tra i progetti a cui la Società augustana di storia patria dedica particolare attenzione, c’è quello del recupero della Ricetta di Malta. “Da anni stiamo lavorando – ricorda Carrabino – affinché questo bene resti nella disponibilità della città, per destinarlo ad usi culturali“.

Concluso il Festival, la Società augustana di storia patria è subito ripartita con le iniziative natalizie del mese di dicembre e la programmazione per l’anno nuovo. “Abbiamo in cantiere numerosi impegni e il sostegno lascia ben sperare – dice il presidente del sodalizio – Basti pensare che nei giorni scorsi, oltre agli auguri delle numerose Società di storia patria della Sicilia, dei vertici istituzionali della città e della provincia, è arrivata una donazione di cinquecento dollari da parte del nostro concittadino mister Ben Piazza, residente in California”.

(Foto in evidenza: repertorio)


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