Il consigliere Di Mare come il M5s nisseno: denuncia mancata presentazione relazione annuale
AUGUSTA – Ha dichiaratamente preso spunto da un’iniziativa del Movimento 5 stelle a Caltanissetta e lo scorso 11 ottobre ha quindi chiesto formalmente al Presidente della Regione l’attivazione dei provvedimenti ai sensi della legge regionale n.7 del 26 agosto 1992, articolo 27 comma 2, previsti nei casi di omissione dell’obbligo di presentazione della relazione annuale.
Lo rende noto in data odierna il consigliere comunale di opposizione Giuseppe Di Mare, che denuncia: “A dispetto di qualunque criterio di trasparenza e democrazia partecipata, il Sindaco non ha mai presentato la relazione annuale così come previsto dalla legge“.
Precisa il merito tecnico della sua richiesta: “Adesso mi auguro che si attivi il percorso di legge che porta agli effetti per le “gravi violazioni di legge” conseguenti alla mancata presentazione della relazione annuale prevista dalla legge regionale n. 7 del 26 agosto 1992, articolo 17 e modifiche successive“.
Di Mare spiega che la relazione annuale sullo stato di attuazione del programma e sull’attività svolta “rappresenta un importante momento di verifica previsto dalla legge per controllare se il programma presentato agli elettori trova corrispondenza con l’attività prodotta” e sentenzia che “probabilmente il problema sta proprio qua, dinanzi al nulla prodotto da più di un anno“.
Il consigliere di “Cambiaugusta” denuncia un’altra presunta violazione: “Ho anche fatto presente agli organi preposti la mancata presentazione della “relazione circostanziata” che va presentata al Consiglio comunale (entro sette giorni) a seguito della revoca di assessori ai sensi dell’articolo 12 della stessa legge e che rappresenta, sempre ai sensi della legge n. 7 del 26 agosto 1992, articolo 27, grave violazione di legge“.
Di Mare si attende un intervento del Presidente della Regione, “per far rispettare la legge che prevede la rimozione del Sindaco nei casi di “gravi violazioni della legge”“.
La conclusione politica del consigliere Di Mare è netta: “Che fine hanno fatto i principi di trasparenza, democrazia partecipata? Tutto fumo per attirare consenso, ancora una volta si dimostra il contrario!“. E aggiunge: “Continuare a confondere il ruolo di controllo del Consiglio comunale con il desiderio di non avere voci dissidenti in città fa parte di ideologie che sono lontane da quelle democratiche, e questa Amministrazione con i suoi vicini, parenti e affini non perde mai l’occasione per creare tensioni e minacce più o meno velate“.
Infine la battuta “rivelatrice”: “Curioso che lo stesso Movimento a Caltanissetta mi abbia suggerito, attraverso un articolo di stampa dello stesso tenore del presente comunicato, che la legge è uguale per tutti a prescindere dal colore di appartenenza“.