L’incontro della presidente del consiglio comunale Fichera con il vicario del prefetto


AUGUSTA – Giovedì 1 giugno il “caso” della democraticità del Consiglio comunale di Augusta, di cui si sono interessati anche diversi parlamentari della provincia, è sbarcato in prefettura, dopo le reiterate richieste dei dodici consiglieri comunali “aventiniani”, tornati in aula solo alla quarta e ultima seduta di maggio, poco prima di lasciare nuovamente i banchi dell’opposizione in segno di protesta nei confronti della presidenza del civico consesso.
Giovedì i consiglieri di opposizione sono stati ricevuti dal vicario del prefetto Filippo Romano, in rappresentanza del prefetto Giuseppe Castaldo, e si attende ancora una nota ufficiale sull’incontro. Nota che invece invia alla stampa questa domenica la contestata presidente Lucia Fichera, anch’ella ricevuta separatamente nella mattinata dell’1 giugno.
Oltre agli appelli formali al dialogo, la notizia è che non ci sarà alcun passo indietro da parte della presidente Fichera, almeno prima della rotazione concordata nel M5s: “Ritengo di aver adempiuto con imparzialità e nel rispetto di tutti i colleghi consiglieri al mio ruolo, e se il mio impegno a ripristinare il dialogo per qualcuno non è abbastanza, allora mi impegnerò ancora di più perché la Città ha bisogno di una maggioranza chiamata ad attuare il programma elettorale e di una opposizione che controlli l’attuazione dello stesso e l’operato dell’amministrazione municipale“. Aggiungendo: “Sono molto soddisfatta per come si è svolto l’incontro, le parole del vicario, vice prefetto dott. Romano, che invitano tutti noi ad una riflessione e a un atto riconciliatorio che coinvolga tutto il pubblico consesso, da parte mia non rimarranno inascoltate. Mi sono impegnata, ancora una volta, a tendere una mano nell’intento di ripianare le divergenze e sanare un dialogo tra le parti“.
Nella nota, ricostruisce l’iter della sua convocazione: “Il 31 maggio ho chiesto a S.E. il Prefetto di potermi ricevere in relazione alle vicende che da un mese a questa parte stanno interessando il civico consesso di questo Comune, contestualmente alla richiesta ho provveduto a inviare un dossier sulla questione. Immediatamente contattata dall’Ufficio di gabinetto della Prefettura l’incontro è stato fissato per l’indomani ovvero l’1 giugno in tarda mattinata“.
La presidente Fichera riferisce la posizione rappresentata al vicario del prefetto: “Durante il colloquio con il vicario, che ringrazio per la sua disponibilità ad ascoltare ciò che ho voluto esporre, ho voluto ribadire che, nel rispetto del mio ruolo istituzionale, per dovere di verità e chiarezza ho rappresentato i fatti che mi hanno visto mio malgrado coinvolta. Una vicenda sgradevole che in non poche occasioni ha superato i limiti della buona educazione e del buon senso. Ho sostenuto la necessità che tutti gli attori coinvolti, me compresa, debbano dimostrare un senso di responsabilità e che nel nome della verità si risani questo clima ormai giunto a picchi di contrasto e astio esagerati. È un momento gravissimo, che vede come unici sconfitti la Città e il Consiglio comunale, unico luogo preposto, a mio avviso, dove bisogna risolvere al proprio interno anche questo tipo di argomentazioni, anche risolvere le eventuali divergenze tra i gruppi consiliari, tra i colleghi consiglieri, anche con il presidente stesso“.
Formula un invito a riportare il dibattito nell’aula consiliare: “È il Consiglio comunale il luogo deputato per presentare le proprie istanze, pretendere rispetto e comunioni di intenti. Non si devono scegliere altre piattaforme di comunicazione o delegare altri perché tutto ciò ha portato a un inasprimento della vicenda, non solo a livello politico, ma anche personale. La democrazia non è una pretesa, ma un dono che bisogna coltivare, attuare, rispettare, onorare“.
La presidente Fichera annuncia l’imminente convocazione di una conferenza dei capigruppo: “La nostra Città non può attendere, il Consiglio comunale non può attendere. In nome di tutto ciò e con l’intenzione di riaprire un dialogo è mia intenzione convocare una conferenza dei capigruppo per l’organizzazione del prossimo Consiglio comunale, ma non prima di aver affrontato in seno ad essa nuovamente l’argomento e collaborare ove è necessario a ricucire quei rapporti necessari per un sano confronto politico che tanto giova al territorio tutto“. E ammonisce: “La Città ha bisogno di una sana politica del fare e non di bagarre, che tutto fanno tranne che riavvicinare il cittadino alle attività politiche. Il cittadino da molto tempo ha perso la fiducia nella politica e tutto ciò sicuramente accresce questo senso di sfiducia, causando un inevitabile e pericoloso scollamento tra politica e società civile“.