Lukoil Priolo, il ministro Urso: “Obiettivo governo e parti sociali è che continui a produrre”
SIRACUSA – Lo stabilimento Isab Lukoil di Priolo “deve continuare a produrre“, salvaguardando “il lavoro di quasi 10mila famiglie“. È la dichiarazione del ministro per le imprese e il made in Italy, Adolfo Urso, rilasciata stamani a Rainews24.
“Sappiamo che il 5 dicembre scattano le sanzioni sul petrolio russo“, ha sottolineato il ministro del governo Meloni, che dal suo recente insediamento segue la vicenda Lukoil tra le priorità dichiarate, aggiungendo che “pensiamo che l’azienda possa reperire petrolio da altri Paesi” grazie anche “alle misure che eventualmente dovremo realizzare“.
“Poi – ha aggiunto Urso – sarà l’azienda a decidere se continuare o vendere l’asset, ma l’obiettivo del governo e delle parti sociali è che l’azienda continui a produrre“.
Come noto, è stata già adottata una prima misura, la scorsa settimana, di concerto con il Mef, consistente in una “comfort letter” con la quale sostanzialmente il governo italiano si fa garante con le banche sulla non sanzionabilità di linee di credito concesse all’azienda proprietaria delle raffinerie per tornare ad acquistare greggio non russo.
Ipotesi che a quanto pare non era più ammessa dal sistema bancario, dopo i pacchetti di sanzioni alla Russia varati dall’Ue per la guerra in Ucraina, in quanto lo stabilimento di Priolo appartiene all’azienda di diritto italiano Isab Srl, controllata dalla svizzera Litasco Sa, a sua volta controllata dalla russa Lukoil.