Maxi sequestro della Gdf ad Augusta, sei società accusate di truffa all’Inps


AUGUSTA – La Guardia di Finanza di Siracusa, su delega della Procura della Repubblica, ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente di conti correnti, beni immobili e beni mobili registrati nei confronti di un presunto sodalizio criminale megarese finalizzato a consumare ingenti truffe ai danni dello Stato.
L’attività trae origine da un autonomo approfondimento info-investigativo condotto dalla Compagnia di Augusta nei confronti di sei società che, già da una preliminare analisi mediante la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, risultavano presentare, sistematicamente dal 2009 in poi, un numero di assunzioni di lavoratori troppo elevato rispetto al volume d’affari dichiarato.
A seguito di tale preliminare attività ispettiva, la Procura della Repubblica di Siracusa delegava le Fiamme Gialle megaresi ad eseguire specifiche indagini, anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, finalizzate a delineare la reale portata degli elementi investigativi già acquisiti nonché a tracciare il modus operandi tenuto dai membri della “consorteria”.
Secondo quanto comunicato dalla Guardia di Finanza, le indagini delegate facevano emergere, in particolare, che le sei società attenzionate, segnatamente L.G. ditta individuale, Mscape Srl, Crimat Group Srl, IIservice.it Snc, Nuova Belcarta Srl e Euronetwork Srl, negli anni di interesse investigativo, non avrebbero svolto alcuna attività lavorativa tale da giustificare un simile numero di assunzioni.
Sempre secondo gli investigatori, i componenti del presunto sodalizio criminale, con la complicità dei lavoratori, procedevano a formalizzare fittizie assunzioni di lavoro, mediante comunicazioni postume inviate all’Inps, al fine di consentire a questi ultimi la percezione, indebita, delle indennità di disoccupazione erogate dall’Ente previdenziale, che venivano poi spartite tra i lavoratori ed i componenti dell’associazione.
L’operazione, denominata “Transumanza”, ha consentito di individuare ben oltre 400 presunte fittizie assunzioni, formalizzate nei confronti di nominativi ricorrenti che transitavano, di volta in volta, da un veicolo societario all’altro, che avrebbero portato all’indebita percezione di indennità di disoccupazione per ben 1.735.180,24 euro.
I componenti del presunto sodalizio criminale e i rappresentanti delle società “cartiere”, unitamente agli oltre 400 lavoratori che avrebbero concorso indispensabilmente nella consumazione del reato, sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria aretusea per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato e, segnatamente, dell’Inps.
L’operazione rappresenta l’esito delle complesse indagini, coordinate dal procuratore capo della Repubblica di Siracusa dott. Francesco Paolo Giordano, dirette dal sostituto procuratore dott. Tommaso Pagano, per le quali richiedeva al Gip dott. Andrea Migneco, sulla base delle ricostruzioni operate dalla polizia giudiziaria, l’emissione del decreto di sequestro preventivo per equivalente che ha portato all’applicazione di misure cautelari reali sui conti correnti, sui beni immobili e sui beni mobili registrati dei componenti della “consorteria” fino all’equivalenza dell’importo, indebitamente percepito, pari a 1.735.180,24 euro.