Mega appalto rifiuti ad Augusta. Dopo le accuse di Carrubba, i “dubbi” dell’ex vicesindaco Schermi
AUGUSTA – Si apre il dibattito politico sull’appalto per la gestione dei rifiuti solidi urbani, aggiudicato due anni fa. “Più dubbi che certezze dopo le parole dell’ex sindaco Carrubba sull’appalto rifiuti ad Augusta. In giunta provai a farmi da garante del rispetto delle procedure“. Questa la dichiarazione di Giuseppe Schermi, già vicesindaco con delega al Bilancio nella giunta guidata da Cettina Di Pietro, fino alla revoca dell’incarico nel settembre 2016.
Schermi interviene in merito alle affermazioni dell’ex sindaco Massimo Carrubba, che, in occasione della seconda conferenza stampa fiume, il 15 marzo (vedi articolo), ha puntato i riflettori anche sul mega appalto per la gestione dei rifiuti, aggiudicato nel 2016, per 7 anni ad un costo di 42 milioni di euro, a un’Ati (Associazione temporanea di imprese) formata da “Pastorino”, “Igm rifiuti industriali” e “Ciclat ambiente”.
“Le parole dell’ex sindaco Carrubba di ieri sollevano molti dubbi alla luce della mia esperienza da primo assessore al bilancio di questa Amministrazione“, premette Schermi. Quindi l’ex vicesindaco pentastellato, attualmente consigliere comunale di opposizione, di Diem25, prova a ricostruire cronologicamente la vicenda dell’appalto in quel primo anno dell’amministrazione Di Pietro.
Schermi parte dai primi mesi, poco dopo l’insediamento della nuova amministrazione: “Era l’estate 2015 quando, appena insediati, provai a rinegoziare i termini economici con i fornitori dell’Amministrazione. Ci riuscii in larga parte. Ma non riuscii a ridurre il costo del servizio raccolta rifiuti. Addirittura si pretesero gli arretrati per il servizio pulizia prestato al Porto commerciale in occasione degli sbarchi; servizio reso ad invarianza di costo sotto l’Amministrazione dei Commissari prefettizi ed invece prima preteso all’Amministrazione Di Pietro e poi liquidato per circa 32 mila euro da settembre a dicembre 2015“.
Rivela: “In autunno poi venni a conoscenza di un finanziamento europeo di circa 4 milioni di euro concesso dalla Regione al Comune di Augusta per acquisto di autocompattatori per l’avvio della prossima raccolta differenziata. Ciò avrebbe consentito un cospicuo risparmio per la gara rifiuti. Ma il Comune aveva già rifiutato quella opportunità per non cofinanziare circa 700 mila euro. Obiettai che si sarebbe potuto devolvere parte dei circa 6 milioni di euro di mutui non spesi ma ormai era troppo tardi: i fondi europei andavano spesi e rendicontati entro il 31 dicembre“.
Quindi viene al 2016: “Arrivo così al 18 febbraio 2016 quando, conclusa la gara presso l’Urega, viene aggiudicato definitivamente il servizio raccolta differenziata. Dopo poche settimane l’assessore all’Ambiente e vicesindaco lascia per motivi di salute e verrà da lì a poco presentato il nuovo assessore, esperto in materia di raccolta differenziata in quanto a Catania già presidente di Rifiuti zero. A seguito di continui rinvii, il nuovo contratto verrà firmato solo ad agosto, sollecitato anche dalla Regione. A fine agosto perviene ai miei uffici la richiesta di pagamento per un servizio raccolta rifiuti porta a porta che partirà solo a dicembre e solo parzialmente. Obiettai che il servizio non fosse ancora partito, ma le vicende vollero che a partire, da assessore, il 14 settembre fossi io“.
Schermi conclude: “Da agosto a dicembre 2016 si liquidano solo fatture in acconto, salvo poi, con determina dirigenziale n. 197 del 30 gennaio 2017 pagare a saldo 2016 euro 163.545,99 ad integrazione del servizio raccolta, secondo quanto previsto dal capitolato per lo svolgimento del servizio raccolta differenziata sull’intero territorio comunale“.