Palombari nucleo Sdai di Augusta neutralizzano ordigni esplosivi e proiettili in tre località, il comandante Presti: “Rimossi circa 170 chili di esplosivo”


AUGUSTA – Tra il 30 marzo ed oggi i palombari del Gruppo operativo subacquei del Comando subacquei ed incursori (Comsubin) della Marina militare, distaccati presso il Nucleo Sdai di Augusta (Sminamento difesa antimezzi insidiosi), hanno condotto tre interventi di bonifica nelle acque di Porticello (Palermo), Cassibile (Siracusa) e Gela (Caltanissetta), finalizzati a rimuovere complessivamente 72 pericolosi ordigni esplosivi e 500 proiettili di piccolo calibro.
Gli ordigni esplosivi, rinvenuti a poche decine di metri dalla costa, a una profondità inferiore ai 10 metri, la maggior parte a Cassibile, sono stati segnalati da subacquei che stavano svolgendo immersioni sportive in apnea e che ne hanno comunicato immediatamente il ritrovamento alle competenti autorità, visto il potenziale pericolo per la pubblica incolumità. A seguito della segnalazione, le Prefetture di Palermo, Siracusa e Caltanissetta hanno disposto e coordinato gli interventi di bonifica d’urgenza, che sono stati condotti dal Gruppo operativo subacquei (Gos) della Marina militare.
“Condurre queste operazioni ci rende sempre orgogliosi e soddisfatti del nostro servizio a favore della collettività”, ha dichiarato il comandante del Nucleo Sdai di Augusta, tenente di vascello Marco Presti. “I subacquei, che durante le loro immersioni hanno individuato solo un presunto ordigno per sito, ci hanno permesso di neutralizzare una bomba di profondità ed un proiettile di grosso calibro a Porticello, 37 proiettili di grosso e medio calibro, 14 bombe a mano, 13 bombe da mortaio, 6 spolette e 500 munizioni per armi portatili a Cassibile ed un proiettile di medio calibro a Gela. In tre giorni di operazioni subacquee – ha aggiunto il comandante Presti – abbiamo rimosso e distrutto ordigni esplosivi e munizioni per armi portatili che contenevano in totale circa 170 chili di esplosivo, attuando le consolidate tecniche tese a preservare l’ecosistema marino”.
Con una storia di 169 anni alle spalle, i Palombari rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività. Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze armate e Corpi armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.