Plesso del “Corbino” sarà intitolato ai caduti di Brucoli del 17 luglio 1943
AUGUSTA – Dopo aver intitolato, con una partecipata e commossa cerimonia, il plesso Campolato a Francesca Morvillo, uccisa insieme al marito Giovanni Falcone e agli uomini della scorta nella strage mafiosa di Capaci, l’istituto comprensivo “Orso Mario Corbino” dedicherà il prossimo sabato 13 maggio il plesso di Brucoli ai Caduti di Brucoli del 17 luglio 1943.
Proprio il 13 maggio, infatti, ricorre la “Giornata della memoria delle vittime civili e militari di Augusta nel secondo conflitto mondiale”, istituita dal Consiglio comunale il 15 febbraio 2011 su proposta della Commissione comunale di Storia patria del 23 novembre 2010, per ricordare il sacrificio della Città negli anni della guerra e in particolare il bombardamento americano che causò molteplici vittime, feriti e devastazione tra edifici privati e chiese.
Grazie alla lodevole iniziativa del 2° Istituto comprensivo “Orso Mario Corbino”, della dirigente Maria Giovanna Sergi e del Consiglio d’istituto, di dedicare il plesso di Brucoli “Ai Caduti di Brucoli del 17 Luglio 1943”, si costituirà un luogo dove custodire la memoria della comunità del borgo marinaro, nel ricordo dei tanti congiunti che persero la vita nelle grotte del canale in prossimità del Castello.
Dal dettagliato racconto di Antonietta Abramo si apprende che in quel 17 luglio, mentre tanti sfollati, uomini, donne e bambini, avevano trovato riparo nelle grotte che fiancheggiano il canale, “qualcuno decideva il loro destino”. “Un aereo che sorvolava Brucoli aveva ricevuto l’ordine di sbarazzarsi della munizione che aveva a bordo. Fu un vero massacro. Tanti morti e tantissimi feriti. In quella tragedia – aggiunge Antonietta Abramo – fu ferita Eloisa Strazzulla di Augusta, una scheggia le ha perforato il cervello, si trovava incinta, con lei c’era la figlioletta Rosellina di venti mesi: la bambina si è salvata e vive ancora. Il marito con la bambina in braccio l’andava a trovare facendo la strada a piedi, era in ospedale a Melilli, la signora è morta il 25 settembre del ‘43”.
Le annotazioni dei singoli caduti nel registro dello stato civile del 1944 riportano come luogo del decesso: “Brucoli grotte di canale” e furono trascritte a seguito dell’avviso di morte certificato ora dal Pretore, ora dal Commissario di pubblica sicurezza del Comune di Augusta.
Negli anni Ottanta, su iniziativa degli abitanti di Brucoli, fu eretto nel piazzale antistante il Castello Aragonese, a cura dell’amministrazione comunale dell’epoca, un monumento ai Caduti del primo e del secondo conflitto mondiale. Ai lati furono incisi su lastre marmoree i nominativi di tutti i caduti. Negli anni scorsi è stato aggiunto un nominativo, quello della giovane Mimma Cannavò. Non era stata una voluta dimenticanza. I fratelli si trovavano in Venezuela e nessuno a Brucoli ricordava di quella ragazza che morì nel sonno, colpita da una scheggia. Nell’orrore di quella grotta i poveri resti furono immediatamente raccolti in una cassa ricavata da tavole grezze e portati al cimitero.
Dal 13 maggio ci sarà anche un istituto comprensivo ad alimentarne il ricordo, nel borgo e soprattutto nelle giovani generazioni.