AUGUSTA – Trova un seguito il botta e risposta tra la deputata nazionale del Pd Sofia Amoddio e il parlamentare regionale del Ncd Vincenzo Vinciullo. Quest’ultimo, nella giornata di ieri, aveva usato l’ironia per replicare alle accuse di avventatezza della prima.
Questa mattina controreplica della parlamentare nazionale del Pd, che esordisce: “L’on. Vinciullo non ha motivo di cospargersi il capo di cenere e può tranquillamente continuare a inviare i suoi comunicati su qualsiasi evento accada nel mondo e collegarlo al suo operato politico”.
Amoddio prosegue: “Mi sono permessa di sottolineare lo scarso tempismo delle dichiarazioni del vulcanico deputato regionale solo perché, ad oggi, il Consiglio dei ministri non ha ancora dato il suo parere definitivo sull’attribuzione della Port authority di Augusta”.
Spiega: “Se Vinciullo ritiene che si possa dare una notizia di tale portata senza ufficialità o solo perché viene riportata da qualche giornale dimostra una mancanza di precisione”.
Per la deputata del Pd “quello che conta è avere l’ufficialità del provvedimento che può rimettere in moto il porto megarese, l’economia e l’indotto” e si dice “contraria alla politica vecchia e stantia che annuncia i fatti prima che accadano, che fa proclami o indica genericamente cosa ci sarebbe da fare, solamente per una visibilità sulla stampa”.
Lancia un monito: “Basta con la ricerca del facile consenso e con le medaglie di latta da appuntarsi sul petto, ai cittadini vanno date corrette informazioni”.
Amoddio, infine, polemizza sull’iniziativa intrapresa da Vinciullo lo scorso venerdì: “L’on. Vinciullo è così competente che doveva presentare una denuncia penale per l’hotspot megarese; ma a lui chiederei per quale tipo di reato? E chi sarebbe l’imputato? Il Ministero?”.