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Qualità dell’aria, incontro ad Augusta con Arpa e Isac-Cnr: Nose usato da meno di 5mila cittadini

AUGUSTA – Nei primi giorni di ottobre, è stata pubblicata da Arpa Sicilia la relazione completa sulla qualità dell’aria, effettuata attraverso i dati rilevati dalle stazioni fisse della rete di monitoraggio nel 2022 in agglomerati metropolitani e zone industriali della regione, tra cui l’Aerca di Siracusa, cioè l’Area ad elevato rischio di crisi ambientale in cui ricadono i comuni di Augusta, Priolo, Melilli, Siracusa, Solarino, Floridia. Ieri pomeriggio si è tenuto un incontro pubblico a palazzo di città, promosso dal comitato ambientalista “Stop veleni” con il patrocinio del Comune di Augusta, dal titolo “Disturbo olfattivo e report sugli inquinanti monitorati“, in cui a prendere la parola sono stati i tecnici che lavorano su quei report, di Arpa Sicilia, cioè l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente istituita presso la Regione siciliana, e di Isac-Cnr, l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche.

Un’occasione per spiegare dati ufficiali complessi a una platea di cittadini, legittimamente preoccupati dalle molestie olfattive periodicamente segnalate tramite la web app “Nose (acronimo di “Network for Odour SEnsitivity”) in questi ultimi quattro anni in cui è operativo tale progetto frutto della collaborazione proprio di Arpa Sicilia e Isac-Cnr. Un progetto che permette di raccogliere in tempo reale e in forma del tutto anonima segnalazioni geolocalizzate di emissioni e odori anomali e di far scattare i relativi “alert” (15 segnalazioni in 1 ora) per i campionamenti.

“La crescente partecipazione e collaborazione dei cittadini nelle segnalazioni a mezzo app Nose fornisce ormai un fondamentale impulso ai report Arpa previsti in caso di “alert” ed è al contempo – ha dichiarato l’avv. Giusi Nanè, esponente di “Stop veleni” e moderatrice dell’incontro – una chiara posizione dei cittadini che protestano e chiedono interventi risolutivi. I cittadini sono stanchi di vivere in un territorio che subisce troppo frequentemente eventi di molestie olfattive che determinano una cattiva qualità dell’aria. Il fenomeno della pessima qualità dell’aria nel siracusano (Augusta, Priolo, Melilli, Siracusa, Solarino, Floridia) sembra avere una prevalente origine industriale, come è intuitivo, ricadendo la provincia in area Aerca, riconosciuta come Sin, siti di interesse nazionale per le bonifiche“.

In apertura di incontro, è stato ribadito da Cinzia Di Modica, portavoce del comitato ambientalista, che con tali iniziative pubbliche si intende colmare “una lacuna nel territorio“, puntualizzando come “con il comitato abbiamo la funzione di sollevare l’attenzione su questi temi ma non possiamo diffondere dati scientifici” e contestando passate iniziative in cui a divulgare i dati è stato il Cipa (Consorzio industriale protezione ambiente) Siracusa, “che mi dispiace non presenzi oggi pur invitato“. “Abbiamo invitato tutti i sindaci dell’Aerca di Siracusa, il prefetto di Siracusa, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale, direttore generale e direttore sanitario di Asp Siracusa“, ha aggiunto rilevando che “abbiamo sedie riservate rimaste vuote e credo che sia per loro un’occasione sprecata perché, per cercare di risolvere questa situazione di crisi ambientale e sanitarie, serve l’aiuto di tutti, innanzitutto delle istituzioni“.

A rispondere all’appello il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, che ha partecipato alla prima parte dell’incontro, e il sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni, sopraggiunto nel salone a relazioni in corso. “Ringrazio il Comitato, Arpa il Cnr per aver organizzato questo incontro – ha detto il primo cittadino di Augusta – Ritengo che sia importante sensibilizzare sugli strumenti che esistono oggi per provare a ridurre questo fenomeno e sul percorso futuro che si può realizzare. Per questo abbiamo messo a disposizione il salone “Chinnici” e patrocinato l’evento”. Mentre il collega priolese, dopo aver citato alcuni esempi passati e recenti di iniziative della politica in tema di tutela ambientale, ha invitato i relatori a un nuovo appuntamento nel vicino comune industriale, sottolineando che “ognuno deve fare la sua parte e far sì che si trovino le soluzioni”.

Secondo il report 2022 reso pubblico in ottobre, tra zone industriali e agglomerati metropolitani monitorati, la più alta percentuale di superamenti di idrocarburi non metanici (NMHC) rispetto alla soglia di riferimento, pari a 200 µg/m³, è stata registrata proprio nella stazione di Augusta-Megara, mentre un numero significativo di superamenti della soglia olfattiva dell’idrogeno solforato (H2S) nella stazione di Priolo, segnatamente 29 volte. Questi alcuni dei dati storicizzati, su cui ha fornito spiegazioni di lettura l’ing. Lucia Basiricò, dell’Unità operativa complessa (Uoc) “Qualità dell’aria” di Arpa Sicilia, rappresentando i diversi limiti stabiliti rispettivamente dalla normativa italiana (decreto legislativo 155 del 2010) e dai valori guida dell’Oms, ben più restrittivi.

Nel comprensorio di Siracusa, il numero di cittadini che dall’avvio del progetto si sono registrati a Nose sono 4.636 mentre il numero di segnalazioni ricevute dal suo avvio sono state oltre 17.000. Da settembre Nose ha ricevuto oltre 2.000 segnalazioni, quasi la metà di quelle registrate in tutto il 2023, stando ad indicare un loro preoccupante aumento in questi ultimi mesi dovuto probabilmente ad una maggior sensibilizzazione di chi abita il territorio, ma anche un intensificarsi di eventi emissivi segnalati dai cittadini e “catturati” dal sistema Nose e monitorati da Arpa Sicilia, anche con i sistemi Odorprep“.
A far conoscere tali aggiornamenti, tramite videocollegamento, il prof. Paolo Bonasoni, dell’Isac-Cnr. Ha altresì sottolineato: “Nei territori ad elevato rischio di crisi ambientale, come l’Aerca di Siracusa, la presenza di impianti industriali può determinare criticità riguardo diverse componenti ambientali quali aria, acqua, suolo, cibo, biodiversità, beni culturali. In queste aree, il rilascio in atmosfera di inquinanti dannosi per la qualità dell’aria, la salute ed il clima, si manifesta anche con la presenza di miasmi olfattivi avvertiti dagli abitanti delle aree influenzate dalle emissioni di insediamenti industriali, discariche, depuratori, ed altro. Le emissioni odorigene avvertite dai cittadini sono state segnalate o denunciate alle autorità competenti ed in questo contesto si è inserito il progetto Nose dove Cnr ed Arpa Sicilia lavorano in stretta collaborazione. Inoltre, stiamo lavorando alla possibilità di inserire nella web app un tool dedicato alle segnalazioni delle attività produttive che permetterebbe di superare insieme le criticità”.

“Le segnalazioni pervenute al Nose nel 2023 dai cittadini dell’Aerca di Siracusa e i conseguenti approfondimenti analitici effettuati da Arpa Sicilia – ha riferito la dott.ssa Anna Abita, direttore della Uoc “Qualità dell’aria” di Arpa Sicilia – hanno evidenziato diversi eventi in cui si sono rilevati superamenti della soglia olfattiva dell’H2S. Nel corso di un evento a Città Giardino (frazione di Melilli, ndr), abbiamo rilevato poi il superamento delle soglie olfattive dell’isobutilmercaptano e del tetraidrotiofene. Nella stazione Melilli si è rilevato il 13 aprile un anomalo incremento della concentrazione oraria di SO2 con un massimo istantaneo pari a 283 μg/m³. Spesso, inoltre, si registrano superamenti della soglia di riferimento oraria per i NMHC e il benzene, che in alcuni casi coincidono con eventi di molestie olfattive. Le analisi olfattometriche, infine, rese possibili grazie ai campionamenti effettuati in tempo reale con i campionatori automatici, hanno messo in evidenza per un evento una concentrazione pari a 558 ouE/m3, quando la concentrazione di odore secondo la norma Uni En 13725 non deve avere valori superiori a 300 ouE/m3 in caso di emissioni diffuse”.

Invitiamo i cittadini a registrarsi e a segnalare sul Nose in caso di molestie olfattive – ha concluso la direttrice dell’Uoc preposta di Arpa Sicilia – È importante e opportuno precisare che il Nose è finanziato totalmente e unicamente da capitale pubblico, e non è stato ed è in alcun modo supportato direttamente o indirettamente da privati o aziende industriali. La nostra Agenzia, in collaborazione con il Cnr, malgrado le esigue risorse umane disponibili, cerca di essere operativa sul territorio per una sempre migliore tutela dell’ambiente”.


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