Reparto di chirurgia del “Muscatello” al caldo, soluzione tampone adeguata?


AUGUSTA – Da diverse settimane i degenti del reparto di Chirurgia del “Muscatello” sono costretti a patire nelle stanze assegnate il caldo torrido di quest’estate, a causa del malfunzionamento dell’impianto di climatizzazione del nosocomio. Una situazione che ha trovato l’interessamento della commissione consiliare Igiene e Sanità, nelle figure della presidente Sarah Marturana (consigliere di maggioranza) e del vicepresidente Enzo Canigiula (consigliere di opposizione).
I due rendono noto che lo scorso 11 agosto hanno potuto constatare di persona che “una lieve frescura era limitata al solo corridoio, mentre nelle stanze di degenza le temperature erano così elevate, che persino i degenti si sono dovuti attrezzare, portando dei ventilatori da casa” e che in quell’occasione hanno appreso telefonicamente dal direttore sanitario Alfio Spina che “l’impianto di climatizzazione, seppur molto sofisticato, non riesce a compensare le esigenze di adeguata refrigerazione“.
“Ci siamo permessi di suggerire l’acquisto di ventilatori o condizionatori mobili, già in uso negli scorsi anni“, fanno sapere Marturana e Canigiula, aggiungendo che anche il consulente del sindaco Pino Pisani ha “immediatamente interagito con i soggetti interessati nel trovare una soluzione immediata” e di attendersi dal commissario Asp Salvatore Brugaletta “un serio impegno di programmazione mirato alla messa a punto delle caldaie per il periodo invernale, tra pochi mesi alle porte, mentre, per la prossima estate, un’adeguata risoluzione definitiva al problema“.
Quindi ieri mattina, 16 agosto, sono stati consegnati al reparto dei climatizzatori portatili, modello “pinguino”. Una soluzione tampone che, però, presenterebbe alcune criticità. Almeno stando all’interrogazione urgente a risposta scritta al primo cittadino e al consulente del sindaco presentata questo giovedì, 17 agosto, dal consigliere comunale di opposizione Giuseppe Schermi sui “potenziali rischi igienico-sanitari da mancata climatizzazione”.
Schermi precisa infatti che “lo scopo principale della ventilazione nella degenza non è garantire condizioni termoigrometriche accettabili per gli utenti ed il personale, scopo peraltro nobile ed importante, ma è quello di garantire il controllo sulla presenza di contaminanti microbiologici e di mantenerli entro limiti di concentrazione accettabili e non a rischio per la popolazione più debole presente negli ambienti, ovvero i malati“. Poi, in merito alla soluzione tampone adottata ieri, segnala che “per sopperire alla mancanza di climatizzazione sono stati recentemente installati dei climatizzatori portatili, peraltro senza praticare fori, così da dover lasciare semi aperte finestre e balconi“.
Tramite l’interrogazione, Schermi intende conoscere dal sindaco Di Pietro e dal consulente Pisani, oltre alla più generale situazione del nosocomio augustano nella nuova rete ospedaliera regionale, “se condividono la soluzione mediante climatizzatori portatili approntata o se viceversa non reputino di dover agire nelle sedi più opportune per il ripristino della climatizzazione prevista“.