Sarà riattivato il bagno pubblico alla villa, punto interrogativo sul ricircolo delle acque delle ex saline


AUGUSTA – A distanza di una settimana, altro consiglio comunale, ieri sera, 21 novembre, presenti pochissimi cittadini sui banchi del pubblico. Sono stati discussi i quattro punti messi all’ordine del giorno riguardanti l’occupazione di suolo pubblico, la riduzione di costi nell’area ex Asi, la riattivazione del bagno pubblico alla villa comunale e il ricircolo elle acque delle ex saline sul lungomare Rossini-Granatello.
Per il primo punto, il consigliere pentastellato Silvana Danieli ha sottolineato che non importa quanti verbali vengano elevati per chi occupa il suolo pubblico, quello che conta “è il rispetto della legalità”, ha precisato a nome del gruppo. Sul punto è intervenuta l’assessore Adriana Commendatore, la quale ha assicurato che si sta studiando un nuovo regolamento, alla luce della nuova normativa, per semplificare l’iter da seguire per ottenere la concessione del suolo pubblico.
Il consigliere di minoranza Giuseppe Di Mare ha chiesto al consiglio di approvare la riduzione dei costi per quelle imprese che vogliono investire con insediamenti nell’area ex Asi, oggi Irsap, al fine di favorire un qualche sbocco occupazionale. Il Consiglio ha approvato.
Il terzo punto, quello sulla riattivazione del bagno pubblico alla villa, chiuso dal mese di agosto, era legato alla proposta del consigliere Giuseppe Schermi di installare servizi igienici a Brucoli e in contrada Faro Santa Croce. Nella discussione è emerso che si poteva evitare di chiudere il vespasiano con la giustificazione del pensionamento dell’unico addetto, giacché, per contratto, spettava e spetta alla ditta che ha vinto l’appalto per la raccolta dei rifiuti porta a porta pulire i servizi igienici pubblici. Quindi, da agosto al mese in corso, la ditta, pur avendo questo vincolo contrattuale, non ha svolto questo servizio. Per quanto riguarda i servizi igienici nelle località estive, saranno installati wc chimici nell’area balneare del Faro e a Brucoli, nell’area di sosta all’ingresso del borgo.
Il quarto e ultimo punto è stato quello che ha comportato maggiore discussione, messo all’ordine del giorno come mozione del consigliere Schermi per impegnare l’Amministrazione a riattivare il ricircolo delle acque nelle ex saline, indispensabile per evitare l’eutrofizzazione che porta alla ciclica moria dei pesci. Schermi ha ricordato che per le ex saline, considerate “Siti di interesse comunitario” (Sic) è stata stanziata la ragguardevole cifra di 1 milione e 32 mila euro. Nella sua mozione Schermi aveva anche inserito un passo in cui chiedeva che non venisse approvato il progetto di un parcheggio in zona Granatello, progetto, però, già approvato dallo stesso Consiglio in una precedente seduta. Dal punto di vista procedurale, la mozione così presentata da Schermi ha posto il problema più importante, perché già la questione del parcheggio era stata affrontata e approvata dal Consiglio stesso. Il consigliere Giancarlo Triberio ha proposto di cassare proprio il punto riguardante il parcheggio, per consentire di discutere la mozione solo sulla riattivazione del riciclo delle acque. Sembrava la soluzione più idonea. Invece, il gruppo di maggioranza si è astenuto, mentre i consiglieri di minoranza e la presidente del Consiglio, Sarah Marturana, hanno votato a favore dell’emendamento proposto da Triberio. In virtù del regolamento consiliare, l’astensione del gruppo pentastellato ha significato la bocciatura dell’emendamento stesso, poiché i consiglieri favorevoli non erano in numero sufficiente per l’approvazione. Il risultato è stato che la mozione Schermi è stata posta ai voti così com’era stata presentata all’ex vicesindaco ed è stata bocciata da tutto il Consiglio, con l’astensione di Schermi stesso, il quale, prima della votazione finale, ha detto che era moderatamente soddisfatto perché, finalmente, il problema è stato affrontato. Ma resta il punto interrogativo sui tempi di un eventuale intervento risolutivo.