Politica

Sondaggio per “democrazia partecipata” innesca critiche e controproposte

AUGUSTA – Lunedì mattina, 12 dicembre, il sindaco Cettina Di Pietro annunciava a mezzo social network l’apertura di un sondaggio su sette progetti titolato “Democrazia partecipata”. “Con il taglio del 30 per cento delle indennità della Giunta e dei consiglieri del Movimento 5 stelle chiediamo ai cittadini di indicare a quali progetti, frutto delle segnalazioni raccolte durante l’anno, vogliono destinare i circa 50 mila euro accantonati. Vi invitiamo, quindi, a dare il vostro voto ad uno dei progetti sotto indicati“: queste le parole con cui ha reso nota l’iniziativa, con la chiusura della consultazione online prevista giovedì 15 dicembre alle ore 23,59.

A stretto giro, è arrivato un primo commento da parte del consigliere comunale di opposizione Marco Niciforo, che ne contesta la “confusione” e fa un richiamo al “bon ton istituzionale“. Sul primo aspetto il consigliere ricorda che “la democrazia partecipata è disciplinata dal d.a. regionale n. 180 del 10 agosto 2016 e prevede di spendere almeno il 2 per cento (circa 30 mila euro) dei fondi regionali con forme di democrazia partecipata“, “sotto la direzione dell’intero Consiglio comunale in quanto, come è noto, è l’organo preposto all’approvazione del bilancio all’interno del quale si ascriverà il capitolo che impegna la somma e la vincola all’iniziativa“.

Sul fronte del bon ton istituzionale, Niciforo aggiunge che “tenuto conto che il 30 per cento sono soldi pubblici, perché saranno impegnati e spesi direttamente dal Comune, mi sarei aspettato che almeno per iniziative di questa natura ci fosse un coinvolgimento anche di chi non appartiene al M5s e che ha deciso di rinunciare interamente ai gettoni di presenza“, ottenendo a disposizione “un importo più elevato” e dimostrando che “almeno sul campo della solidarietà non ci sono divisioni“.

Anche i Giovani democratici, attraverso una nota del segretario cittadino Manuel Mangano, esternano una critica: “Possiamo notare tra i progetti da poter scegliere la riqualifica del Faro, della Porta Spagnola e la creazione di nuovi parchi giochi per bambini, ma nessuno tra questi dedicato a chi si trova in condizioni disagiate“.

Per i Gd il tema della disoccupazione è “argomento urgente su cui intervenire anche senza consultazione dei cittadini” e infatti Mangano riferisce che “sembra assurdo pensare di impiegare quella cifra per riqualificare delle aree non troppo trascurate della città, mentre moltissimi cittadini che paradossalmente, alla faccia della democrazia partecipata online, oltre a non potersi permettere neanche l’accesso ad internet, non sapranno neanche cosa mettere a tavola il giorno di Natale“.

Pertanto i Giovani democratici si appellano al Sindaco perché “possa prendere presto seri provvedimenti destinando questi fondi ad investimenti nel mondo del lavoro“.

Intanto in merito al progetto dell’ambulatorio veterinario scelto a maggioranza dai cittadini attraverso il sondaggio online dello scorso dicembre, abbiamo appreso dal sindaco Cettina Di Pietro che sarebbe stato “ultimato dall’ufficio Lavori pubblici di concerto con l’assessore Suppo” ma che “per la sua realizzazione attendiamo la stesura del bilancio”, poiché “nel corrente anno non abbiamo avuto un bilancio e solo di recente è stato approvato il bilancio stabilmente riequilibrato anno 2015“. Infine ha assicurato: “Nella predisposizione del bilancio 2016 sarà inserito il progetto che, per questioni di tempistica, non sarà realizzato entro l’ormai imminente fine anno. Dovremo purtroppo attendere il 2017, ma le somme sono accantonate“.


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