Teatro, successo dell’Officina teatrale con l’umorismo nero di “Arsenico e vecchi merletti”
AUGUSTA – La compagnia amatoriale augustana dell’ “Officina teatrale“, guidata da Attilio Piazza, ha dato, ancora una volta, prova di grande abilità e intrattenimento con la spassosa commedia dall’umorismo nero “Arsenico e vecchi merletti”, rappresentata la scorsa domenica sera nella sala teatro di “Città della notte”.
Si tratta di un’opera teatrale, scritta dal commediografo statunitense Joseph Kesselring, che ebbe ancora più successo con l’adattamento cinematografico, nel 1944, di Frank Capra. La commedia messa in scena dalla compagnia augustana è stata ambientata negli anni in cui fu rappresentata le prime volte, e rivisitata in chiave sicula rendendola ancora più bizzarra e caratteristica.
Lo spettacolo si snoda intorno alle figure delle due anziane signorine, Maria e Pina, interpretate rispettivamente da Mariagrazia Coco, anche aiuto regista, e da Pina Failla, al suo debutto in teatro, le quali con eccezionale abilità, sia nella esposizione delle battute che nella mimica facciale, hanno reso esilarante la coppia scenica. Tutto inizia quando il critico teatrale Enzo, interpretato benissimo da Enzo Luglio, torna a casa dalle zie per annunciare l’intenzione di matrimonio con la bella Elena, impersonata da Maria Cristina Aleo, ma nel frattempo scopre i macabri segreti di Pina e Maria. Enzo è l’unico in famiglia, e poi si capirà perché, dotato di senno.
Di ‘pasta’ diversa gli altri due nipoti: Teddy, interpretato da Salvo Vacirca, che crede di essere il presidente Theodore Roosevelt, e Giovanni, caratterizzato con maestria da Attilio Piazza, regista della pièce, affetti in scena da una palpabile pazzia, tra il macabro e la demenza. Dopo anni e una serie di interventi facciali che lo fanno somigliare alla creatura letteraria di Frankenstein, Giovanni torna dalle zie, insieme al chirurgo che lo assiste, il dottor Einstein, interpretato dall’eclettico Emilio Colella. Mentre questi ultimi due preparano il piano per potersi servire della casa per i loro loschi fini, le zie proseguono l’attività segreta di ‘dispensatrici’ del riposo eterno ai clienti-ospiti ritenuti infelici, trovandogli poi ‘alloggio’ in cantina.
In questo trambusto di follia, il percorso verso le nozze per Enzo sarà pieno di imprevisti: l’eccentrico sergente Tringali, impersonato da Giuseppe Tringali, la distratta sergente Ranno, interpretata da Rita Ranno, il malcapitato cliente, interpretato da Enzo Ginetti, e infine l’incosciente direttore di manicomio, interpretato da Sebastiano Giardina. Con l’epilogo che fa seguire a un lieto fine da commedia, una chiusa che torna sul solco tracciato dell’umorismo nero.
Ad aprire e chiudere lo spettacolo le energiche performance di danza a cura della “Smash dance studio”.