Al “Muscatello” sale operatorie solo per emergenze-urgenze, crescono le perplessità


AUGUSTA – Sale operatorie del “Muscatello” chiuse a metà dicembre, ancora una volta per lavori “programmati”, poi riaperte ma solo per le emergenze-urgenze. A fare da sfondo a tale incertezza la carenza di anestesisti in servizio, cinque su sette previsti in pianta organica.
Preoccupazione viene espressa, oltre che dagli utenti augustani costretti a rivolgersi a strutture del Siracusano o di altre province, anche dalla responsabile sanità della Funzione pubblica della Cgil di Siracusa, Marcella Coppa, e dalla segretaria della Camera del lavoro di Augusta, Lorena Crisci.
“Ancora una volta registriamo le notevoli inefficienze che la dirigenza dell’Asp di Siracusa determina rispetto alla capacità di mantenere i livelli essenziali di assistenza nel territorio di Augusta – affermano Coppa e Crisci in una nota congiunta –. Piuttosto che realizzare i nuovi reparti e i nuovi servizi, Augusta si vede ancora una volta penalizzata per l’incapacità di mantenere le strutture esistenti con grave ricaduta sulla tutela della salute dei cittadini tutti, ma come sempre, ancor di più per le fasce più deboli e bisognose quali i pensionati e i disoccupati“.
“Poiché fino ad oggi la nostra organizzazione non ha avuto alcuna comunicazione ufficiale in merito a tale chiusura, vorremmo conoscere da parte della dirigenza provinciale dell’Asp, quali sono le motivazioni di tale proposito che risulterebbe deleterio per l’utenza del territorio di Augusta. Piuttosto, ribadiamo e chiediamo con fermezza – concludono Coppa e Crisci – l’urgenza di ripristinare l’organico necessario alla riapertura delle sale operatorie per restituire a questo territorio, ormai da anni penalizzato rispetto a i livelli di assistenza essenziali, dignità e rispetto dei bisogni per la salute dei cittadini“.