AUGUSTA – Non si chiude ancora la vicenda drammatica del naufragio del peschereccio eritreo usato per il trasporto di migranti, avvenuta la notte del 18 aprile scorso a circa 85 miglia a nord-est delle coste libiche. L’affondamento dell’imbarcazione aveva provocato 24 vittime accertate, 28 superstiti salvati e fra i 700 e i 900 dispersi presunti, di fatto una delle più gravi tragedie marittime nel Mediterraneo.
Oggi sale a 58 il numero delle salme recuperate all’esterno del peschereccio dalle navi della Marina Militare. La nave Gorgona ha terminato lo sbarco delle salme nel porto di Augusta, dove sono state predisposte le strutture ricettive dedicate alle attività medico-legali previste.
Le unità della Marina Militare riprenderanno il mare per continuare le operazioni di recupero.