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Augusta avrà il terzo ponte entro il 2026 col Pnrr, firmato oggi l’accordo di programma

AUGUSTA – Avevamo dato la notizia dell’accordo di programma quasi un mese fa, oggi sono state apposte le firme dai rappresentanti degli enti coinvolti per la “realizzazione della terza via di collegamento tra i comprensori portuali civili e militari dell’isola di Augusta e la terraferma”, terza rispetto allo storico ponte al Rivellino e al viadotto Federico II risalente agli anni novanta.

La convenzione è stata sottoscritta stamani dallo Stato maggiore della Marina militare tramite il Comando Marisicilia, dalla Direzione dei lavori e del demanio del segretariato generale della Difesa, dal Comune di Augusta e dall’Autorità di sistema portuale (Adsp) del mare di Sicilia orientale, con quest’ultima che si farà carico di “tutti gli oneri necessari per la realizzazione della terza via di collegamento, relativi alle attività tecniche-amministrative, all’esecuzione e al collaudo“.

Il tavolo tecnico che va costituendosi, in particolare “per agevolare la condivisione del percorso tecnico-amministrativo – si legge nel comunicato dell’Adsp Augusta-Catania – ed accelerarne gli adempimenti“, sarà composto da rappresentanti delle parti e presieduto da un rappresentante dell’Autorità di sistema portuale.

La realizzazione di un terzo ponte che colleghi l’isola di Augusta alla terraferma – rende noto a commento l’ente portuale – rappresenta un’opera infrastrutturale essenziale per garantire il raccordo logistico degli impianti portuali civili e militari che ospitano, tra gli altri, anche i servizi tecnico-nautici di supporto ed essenziali per lo svolgimento delle attività portuali nel Porto di Augusta“.

Il costo stimato dell’opera, che dovrebbe realizzarsi nel porto Megarese in corrispondenza dell’esistente passerella servizi militari (risalente a quasi un secolo fa), è di circa 21 milioni di euro, 5 meno di quanto si apprendeva lo scorso anno. La richiesta di finanziamento a valere sul Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) era stata presentata proprio dall’Adsp del mare di Sicilia orientale, ottenendo a dicembre il relativo decreto del Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) con l’inserimento nella programmazione finanziaria del Pnrr tra gli interventi di sviluppo delle Zone economiche speciali (Zes).

Tali finanziamenti vincolano le opere pubbliche all’avvio dei relativi lavori entro il 31 dicembre 2023 e all’ultimazione entro il 30 giugno 2026, come confermato dall’Adsp oggi mettendo nero su bianco nel comunicato che “l’opera verrà completata entro la fine della prima metà del 2026, così come previsto per le opere infrastrutturali finanziate nell’ambito del Pnrr“.

(Nella foto di repertorio in copertina: porzione della rada megarese vista dal ponte al Rivellino)


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