Augusta, ci lascia il maestro Vittorio Ribaudo. La camera ardente a palazzo di città


AUGUSTA – Nel pomeriggio di oggi, domenica delle Palme, s’è spento l’86enne artista Vittorio Ribaudo, originario di Palermo, diventato famoso per i suoi dipinti su legno, marmo e pietre preziose: materiali da lui usati per illustrare i 100 canti della Divina Commedia, utilizzando opportunamente il legno per la I cantica, l’Inferno, il marmo per la I, il Purgatorio, e le pietre preziose per la III, il Paradiso.
Ribaudo era ricoverato da una decina di giorni nel reparto di terapia intensiva cardiologica dell’ospedale “Muscatello”. Da oltre mezzo secolo era cittadino di Augusta, dove venne negli anni Settanta quale maestro federale di tennis, essendo stato un campione tennistico in gioventù. Il tennis è stato lo sport che gli ha dato molte soddisfazioni anche durante la terza età.
Ribaudo amava ripetere che aveva la racchetta sulla mano destra e il pennello sulla sinistra. Ad Augusta non solo ha esposto le sue opere, ma ha organizzato per decenni il Premio Rubens, il pittore fiammingo da lui molto amato, grazie a cui ha fatto conoscere il nome di Augusta, non solo il suo, a molte personalità della cultura nazionale. Ribaudo ha esposto le sue opere anche all’estero, in Venezuela e in Giappone e ha affrescato le pareti esterne di una raffineria a Mantova. Negli ultimi anni ha affrescato gli esterni di non pochi immobili a Brucoli.
Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare ha annunciato che, in accordo con i familiari del maestro Ribaudo, verrà allestita la camera ardente nel salone di rappresentanza del palazzo di città dalle ore 12 di lunedì 3 aprile. “Un artista importante della storia di Augusta – ha scritto il primo cittadino sui canali social – A lui e a tutta la sua famiglia va l’abbraccio mio personale e di tutta la città“.
I funerali saranno celebrati il giorno dopo, martedì 4 aprile alle ore 15,30 nella chiesa Madre.
Giorgio Càsole