Cultura

Augusta, città-porto che deve tornare protagonista nel Mediterraneo. Nel nome di Federico II

AUGUSTA – Augusta, una città-porto che deve tornare protagonista nello scacchiere del Mediterraneo. Questo è quanto emerso, venerdì 20 nel salone del palazzo di città, dal dibattito contestuale alla presentazione del libro La riforma portuale di Federico II di Alfonso Mignone, avvocato esperto in diritto della navigazione e dei trasporti, salernitano, come Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare della Sicilia orientale, uno dei prefatori del libro, al tavolo dei relatori.

L’occasione è stata propizia per parlare ancora una volta del porto di Augusta e per ricordare che Augusta deve nascita e nome proprio a Federico II, che popolò l’isola deportando qui gli abitanti della cittadina siciliana di Centuripe, riottosa nei suoi confronti, come ha ricordato l’assessore alla cultura, Giusy Serena, che ha porto i saluti del sindaco Cettina Di Pietro (assente per impegni a Messina).

Mignone ha esordito affermando che “ogni pietra di Augusta, vera città-porto, trasuda storia: l’ho visitata stamattina avendo il professore Casole come cicerone”. Quindi, ha “raccontato” la politica illuminata dell’imperatore Federico II che istituì “statalizzandoli”, sottraendoli, cioè, ai feudatari, undici porti, tra cui Augusta, l’unico in Sicilia con Trapani, facendone “cassa” per la Corona attraverso gli introiti dell’esportazione di cereali e vettovaglie.

Il neo presidente della Commissione comunale di storia patria, Giorgio Casole, ha ricordato una conferenza su Federico da lui organizzata nel lontano 1987, nello stesso salone, con la partecipazione di Salvatore Leone, docente di Storia medievale all’università di Catania, e del sindaco di allora Vittorio D’Amico, che accolse l’invito dello stesso Casole a ricordare Federico nella toponomastica, intitolando il secondo ponte d’accesso alla città. Giorgio Casole ha tratteggiato la figura di Federico II, insistendo sulla necessità che sia ricordata, anche attraverso un convegno di studi, e divenga esempio per la rinascita culturale della città che è legata indissolubilmente al suo porto commerciale e ora vuole dotarsi di un porto turistico per accogliere diportisti e incrementare l’economia marittima.

Andrea Annunziata ha sottolineato la vocazione industriale del porto di Augusta, ha parlato di una rivoluzione epocale che vuol sostenere per il porto di Augusta, auspicando sinergie tra le città di Augusta, sede naturale dell’Autorità di sistema portuale, e Catania, fra città, autorità portuale e cluster marittimo, al fine di rendere appetibile, grazie alle Zes (Zone economiche speciali) il porto agli investitori internazionali. “Una scommessa da vincere insieme”, ha detto Annunziata concludendo.

(Foto in evidenza: Antonello Forestiere)


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