Augusta, giovani dei Leo club tra Lentini e Ragusa alla scoperta delle chiese del centro storico
AUGUSTA – Domenica 16 dicembre, il Leo club di Augusta ha ospitato la mensile riunione dei club della IV Area operativa del Distretto Leo 108 Yb – Sicilia. L’occasione è stata propizia per far conoscere il centro storico ai soci dei Leo club di Lentini, Modica, Ragusa e Siracusa.
A tal fine, il club dei giovani del Lions ospitante presieduto da Elvira Sangiorgi, insieme ai soci Marco Failla, Andrea Pulia e Domenico Sangiorgi, ha coinvolto il presidente della “Società augustana di storia patria”, Giuseppe Carrabino, nell’organizzazione di una passeggiata pomeridiana tra le vie dell’Isola.
La chiesa dell’Annunziata, tra le più antiche della città e sede della congregazione dei naviganti, è stata il punto di ritrovo e di inizio della visita. Successivamente, l’itinerario è proseguito con la chiesa di San Giuseppe, sede della confraternita dei falegnami e maestri d’ascia, la chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, denominazione che deriva dal fatto che vi risiedeva l’arciconfraternita dei Bianchi. Al termine della passeggiata, il Leo club di Augusta ha omaggiato i partecipanti di una guida turistica della città, a ricordo dell’esperienza.
L’attività ha avuto anche una finalità benefica, essendo occasione per far effettuare donazioni al progetto “Servizio cani guida dei Lions”, nato nel 1959 per addestrare e consegnare gratuitamente cani guida alle persone cieche in tutta Italia. Il centro di addestramento ha sede a Limbiate (Monza-Brianza) ed è una delle più importanti realtà europee in quest’ambito, riconosciuta come ente morale con decreto del Presidente della Repubblica nel 1986.
“Siamo orgogliosi – ha commentato la presidente del Leo club cittadino, Elvira Sangiorgi – di aver dato vita a questa passeggiata tra cultura e beneficenza. Da un lato, l’interesse ad approfondire le nostre conoscenze riguardo alla storia del nostro territorio, grazie alle preziose spiegazioni di Giuseppe Carrabino, che ringrazio vivamente; dall’altro, la soddisfazione di contribuire alla donazione di un cane guida, quale amico fedele e sussidio indispensabile per l’indipendenza personale e l’autonomia quotidiana di un soggetto non vedente”.