Canigiula non molla la presa: ecco come depotenziano il “Muscatello”


AUGUSTA – Venerdì 15 aprile il consigliere comunale di opposizione Enzo Canigiula segnalava, protocollando un’interrogazione consiliare, che il reparto di chirurgia dell’ospedale “Muscatello” era di fatto depotenziato, con soli tre medici, tra cui il primario, a svolgere anche il ruolo di “reperibile”, a causa delle mancate sostituzioni di un medico trasferito al nosocomio di Lentini e di un altro in aspettativa per maternità. Per questi motivi, il primario del reparto avrebbe informato i vertici dell’Asp che non sarebbe stato possibile effettuare interventi programmati e che si sarebbero potute gestire solo le urgenze.
Nella stessa giornata, ricorda, il direttore generale dell’Asp Salvatore Brugaletta assicurava che “i due medici saranno sostituiti lunedì”, ovvero il 18 aprile.
In data odierna, il consigliere Canigiula torna sull’argomento con toni duri nei confronti della direzione dell’Azienda: “A riprova di quanto non veritiere siano state le dichiarazioni del Direttore, è d’obbligo informare i cittadini che il 18 aprile, al contrario di quanto da lui affermato, nessun medico è stato spostato all’interno dell’Asp di Siracusa per coprire i posti mancanti al reparto di chirurgia del “Muscatello”; risulta tuttavia che a partire dal 27 aprile un medico del pronto soccorso sarà aggregato al reparto“.
Prosegue nella critica: “Eccoci di nuovo davanti al classico gioco delle tre carte: si depotenzia il pronto soccorso per sopperire, ma solo al 50 per cento, alla mancanza di personale in Chirurgia. Per l’ennesima volta ci troviamo davanti a un ulteriore squallido tentativo di risolvere i problemi del “Muscatello” senza alcuna logica costruttiva; ennesimo tentativo di destabilizzare e depotenziare il nostro nosocomio“.
Infine, Enzo Canigiula denuncia ancora una volta i mancati interventi in favore del nosocomio cittadino, come da cronoprogramma annunciato la scorsa estate da Asp e Comune, evidenziando quanto approvato unitariamente dal Consiglio comunale in seduta monotematica il 5 ottobre e invitando a sbloccare presso il Governo nazionale i fondi previsti dall’art. 20 della legge n. 67 del 1988 e destinati all’Asp di Siracusa, in cui rientrerebbe la quota parte per l’ospedale di Augusta finalizzata agli interventi manutentivi e tecnologici.