Canoa giovanile, Polisportiva Rari 86 si qualifica alla finale nazionale del Trofeo Coni. In bacheca anche il Memorial “Rigano”


AUGUSTA – Due domeniche di gare per la canoa regionale, da cui la Polisportiva Rari 86 Augusta torna con il pieno di medaglie. Il 9 giugno, canoisti a Giardini Naxos (Messina) per la settima edizione del Memorial “Antonino Rigano”, manifestazione per tutte le categorie sui 200 metri, e il 16 giugno a Caccamo (Palermo), gara regionale del circuito Canoagiovani sui 2.000 e 200 metri e della categoria Ragazzi sui 2.000, 200 e 500 metri, in occasione della quale si è svolta l’importante selezione regionale del Trofeo Coni.
La Polisportiva Rari 86 (nella foto di copertina, a Caccamo) ha conquistato sia il Memorial “Antonino Rigano”, ottenendo numerose vittorie e piazzamenti con i sui giovani atleti che hanno classificato la società al primo posto, sia il pass nazionale del Trofeo Coni, qualificando la squadra composta da Giorgia Blandino, Giulio Amara, Agnese Spinali e Gabriele Gattuso per la finale che si terrà a fine settembre a Crotone.
Numerose le altre medaglie conseguite a Caccamo, che portano la squadra capitanata da Giuseppe Amara ai vertici della canoa siciliana. Di seguito i principali risultati dei giovani canoisti augustani della scorsa domenica, nelle rispettive categorie: Giulio Amara 1° sui 200, 2.000 e Trofeo Coni; Giorgia Blandino 1ª sui 200, 2.000 e Trofeo Coni; Agnese Spinali 1ª sui 200, 2.000 e Trofeo Coni e 1ª nel K2 con Tecla Di Franco sui 200; Tecla Di Franco 2ª sui 200, 2.000 e Trofeo Coni; Gabriele Gattuso 3° sui 2.000; Giulia Contento 1ª sui 200, 2.000 e 500; nel K2 Giulio Blandino e Andrea Messina 1° posto sui 200, 2.000 e 500; Andrea Spinali 3° sui 2.000, 200 e 500; Marco Fisichella 2° sui 2.000, 200 e 500; Giuseppe La Gioia 1° sui 200.
La presidente del sodalizio augustano, Daniela Cerri ha voluto dedicare queste vittorie al dottor De Santis, medico dello sport, “uomo che col suo impegno e scrupolosità nell’effettuare i controlli annuali per le idoneità alla pratica agonistica – ricorda – salvaguarda i nostri giovani atleti da eventuali patologie debilitanti“.