Dalla nave Palinuro corona in mare per commemorare eroi del sommergibile Ascianghi
AUGUSTA – Con dieci giorni d’anticipo rispetto alla data prevista, mercoledì 13 luglio, è stato ricordato l’eroico sacrificio dell’equipaggio del sommergibile “Ascianghi”, affondato il 23 luglio 1943, nelle acque prospicienti la rada di Augusta, dalle navi inglesi che già avevano sbarcato le truppe per la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.
L’Ascianghi era un piccolo sommergibile, di poco più di 8oo tonnellate, con più di 50 uomini a bordo, comandato addirittura da un sottotenente di vascello, fatto assolutamente straordinario, “ma eravamo già allo sbando”, come sottolineato da Francesco Migneco, che ha deciso di dedicare l’ultima parte della vita a ricerche storico-militari, da cui l’opera sul bombardamento americano di Augusta del 13 maggio 1943. Nella città rasa al suolo, due mesi dopo, il 13 luglio, le truppe inglesi percorrevano trionfalmente la strada “mastra”, cioè la via principale, ridotta a un cumulo di macerie. Pur in queste circostanze, al comandante dell’Ascianghi, Marco Fiorini, fu impartito l’ordine di lasciare il porto di Napoli per “contrastare” le forze Alleate.
Fu un “ordine scriteriato”, ha sottolineato l’avvocato Francesco Migneco a bordo della goletta Palinuro, l’altra nave scuola, con il Vespucci, della Marina italiana. L’ordine “scriteriato”, che pure fu eseguito, provocò la tragedia dell’affondamento e della morte di 22 uomini dell’equipaggio, distintosi per elevatissimo senso del dovere, come ha ricordato il comandante Marisicilia, Nicola De Felice, sul Palinuro per questa commemorazione anticipata. De Felice, però, ha voluto che la commemorazione, la quarta dal 2013, per impulso dello stesso Migneco, fosse solenne e per questo non poteva esserci occasione migliore se non quella offerta dalla permanenza a Siracusa della nave scuola, con un picchetto che ha reso gli onori militari ai caduti, con il suono della tromba che ha intonato il silenzio, con la lettura solenne di tutti i nomi dei caduti.
Alla solenne iniziativa hanno partecipato rappresentanti dell’Associazione marinai d’Italia, sezione di Siracusa, degli ufficiali in congedo di Acireale. Della stessa città acese anche il figlio, con famiglia, di Sebastiano Pavone, uno dei sopravvissuti dell’Ascianghi. Presente il direttore generale dell’Asp Salvatore Brugaletta.
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