Politica

Failla e Inzolia (FdI) duri sullo “scippo” del porto: “Non abbiamo occhi bendati, gli augustani devono sapere”

 

AUGUSTA – “Non abbiamo gli occhi bendati e, se gli augustani hanno il diritto di sapere, noi abbiamo il dovere di dire come stanno le cose affinché le responsabilità siano nette e chiare a tutti: questa rapina, qualcuno l’ha chiamata stupro, è stata commessa per vergognosi interessi di bassa bottega all’interno di un partito, il Pd, un partito che, anche quando non abbia direttamente governato, ha sempre avuto straordinaria influenza sulle nostre cose; ed ha avuto, come protagonisti, suoi squallidi personaggi fra i quali spiccano Crocetta e Bianco in Sicilia; e molti altri anche oltre lo Stretto“. Questo il durissimo attacco al Partito democratico da parte dei coordinatori cittadini di Fratelli d’Italia, Marco Failla ed Enzo Inzolia, sulla vicenda del trasferimento della sede della prossima Autorità di sistema portuale, in via provvisoria, a Catania.

Pur avendo “partecipato convintamente” insieme ai militanti locali del partito guidato da Giorgia Meloni, alla mobilitazione provinciale del 10 febbraio, i due evidentemente non credono alle più recenti iniziative intraprese.

Per la sezione augustana di Fratelli d’Italia le responsabilità dello “scippo”, in attesa dell’esito delle diverse richieste fatte pervenire sia al ministro Delrio che al governatore Crocetta, “ricadono con eguale peso su tutti coloro i quali, per ignavia o incompetenza o ancora per più o meno inconfessabili interessi, hanno consentito che il delitto venisse commesso trattando Augusta come terreno di conquista o serbatoio di voti e che ora fanno passerella fingendo sdegno e piangendo lacrime di coccodrillo“. Il riferimento è anche al Movimento 5 stelle, “un partito che vanta 150 rappresentanti alla Camera dei deputati e 12 all’Ars e che, se solo avesse saputo o voluto, avrebbe potuto inchiodare i governanti alle loro innegabili responsabilità“. Pongono l’accento, poi, sul mancato chiarimento dei “temi dei colloqui intercorsi con il sindaco Di Pietro durante la visita del sindaco di Catania, Bianco“.

Infine rivendicano il ruolo della destra politica nella storia del porto megarese, promettendo battaglia: “Crediamo che gli augustani, già nelle prossime competizioni elettorali, ricorderanno tutto ciò, anche premiando la destra che nel 1960 scoprì e denunciò il primo tentativo di sottrarre ad Augusta il suo porto attivando le giornate di lotte di quel fine dicembre; la destra che ebbe grandissima parte nella istituzione della nostra Autorità portuale, la stessa per cui oggi siamo stati ancora una volta uniti e per la quale, davvero, noi ci batteremo!“.


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