Fondi per il Muscatello “dirottati” a Lentini? Sindacalista solleva la questione, il sindaco rincara la dose
AUGUSTA – Dopo il perdurante silenzio sulle dinamiche che, dopo i più recenti lavori, hanno portato alla disponibilità delle sale operatorie per le sole emergenze-urgenze, causa carenza di anestesisti, l’ospedale “Muscatello” di Augusta torna al centro del dibattito cittadino.
Una questione rilevante è stata sollevata ieri da Giuseppe Vaccaro, portavoce del sindacato medico Anaao Assomed Sicilia, denunciando che “mentre si continua a sostenere che non ci sono le risorse necessarie per l’attivazione dei posti letto assegnati all’Ospedale di Augusta, ci si accinge ad attivare nella provincia di Siracusa due nuovi, costosissimi, reparti di Rianimazione: uno nell’Ospedale di Avola, l’altro in quello di Lentini” e riferendo che quest’ultimo sarebbe stato istituito dall’Asp di Siracusa nel 2013, quando, a suo dire, si decise di “utilizzare le risorse (di bilancio aggiuntive, ndr) di cui all’art. 6 della legge 5/2009 destinati alla tutela della salute degli abitanti dell’area industriale di Augusta-Melilli-Priolo per l’Ospedale di Lentini invece che per l’Ospedale di Augusta“.
Vaccaro, ricordando anche la riduzione dell’offerta sanitaria a seguito della recente delocalizzazione della clinica privata Villa Salus da Augusta a Città Giardino, frazione di Melilli alle porte di Siracusa, lamenta “nessuna considerazione per l’Ospedale di Augusta” e motiva: “Del Polo oncologico provinciale assegnato dall’Assessorato regionale al “Muscatello” non c’è traccia, il Pronto soccorso rimane privo della necessaria Osservazione breve intensiva (Obi), le sale operatorie da oltre un mese sono chiuse per mancanza di personale. Dove sono finiti gli impegni solenni assunti da tanti esponenti politici e funzionari della Stato dopo l’avvenuto scippo dei reparti di Ostetricia e di Pediatria?“.
Il medico sindacalista suggerisce le priorità: “È evidente che l’apertura della Rianimazione a Lentini costituisce un danno per gli abitanti dell’area industriale Augusta – Melilli – Priolo Gargallo, sia per l’impropria utilizzazione dei fondi di cui all’art. 6 della legge 5/2009 in un Ospedale posto al di fuori dell’area industriale; sia perché con le risorse previste per la Rianimazione di Lentini potrebbero, più utilmente, essere attivati nell’Ospedale di Augusta i posti letto di Osservazione breve intensiva al Pronto soccorso, due posti letto di terapia semi-intensiva nel reparto di Medicina, il reparto di Oncologia medica e quello di Oncoematologia“.
Non si è fatto attendere l’intervento del sindaco pentastellato Cettina Di Pietro, ricordando una mozione del Consiglio comunale sull’ospedale, e che adotta adesso toni severi all’indirizzo della direzione del distretto sanitario Lentini-Augusta, ma anche della direzione generale dell’Asp, e si riserva, altresì, di interessare della vicenda la magistratura.
“Da mesi assistiamo a “manovre” operate dell’attuale Direzione sanitaria che appaiono in palese e netto contrasto con gli impegni assunti in sede di conferenza dei sindaci in merito al “Decreto attuativo sulla rimodulazione della rete ospedaliera della Regione Siciliana” – afferma il sindaco Di Pietro –. In primis, la effimera apertura del cosiddetto “Centro amianto”, oggetto di interlocuzione e richiesta di chiarimenti con la Direzione sanitaria da parte del dott. Pisani e del deputato regionale Stefano Zito. Infatti, non si è compresa, se non legandola alla denuncia-esposto presentata nel merito, la ragione per la quale mentre nella bozza della nuova rete ospedaliera dell’Asp di Siracusa (revisione del 2 maggio 2017), fosse meramente prevista una Uos Patologie amianto, senza posti letto, in coerenza peraltro a quanto evidenziato dalla stessa Direzione sanitaria nel corso dell’audizione, richiesta dal sindaco, tenutasi l’8 febbraio 2017 presso la commissione regionale Sanità all’Ars, ovvero la necessità che la Regione prevedesse dei fondi ad hoc per consentire la fase di start-up del Centro regionale amianto previsto dalla legge 10/14, si sia addivenuti ad una “frettolosa” apertura di un reparto divenuto “improvvisamente prioritario”, senza peraltro l’assegnazione di appositi fondi. Detta scelta, tuttavia, avrebbe potuto essere condivisa sotto il profilo dell’attivazione di un servizio all’utenza, qualora si fosse già proceduto all’attivazione di quei reparti previsti nella nuova rete ospedaliera e definiti come “prioritari” dalla stessa Direzione aziendale nel riscontro fornito, in data 3 maggio 2016, al sindaco e al presidente del Consiglio comunale di Augusta, sulla citata mozione di indirizzo, ove testualmente si legge che “il potenziamento del Polo oncologico megarese rappresenta uno dei punti cardine del piano di riorganizzazione che ha predisposto l’Azienda sanitaria di Siracusa”.
Sul presunto “dirottamento” di fondi verso la Rianimazione di Lentini: “La vicenda assume dei connotati ancor più gravi se poi si considera l’apertura dei reparti di Rianimazione ad Avola e Lentini, in quest’ultimo caso, per come si apprende dalla stampa, addirittura con fondi previsti dall’articolo 6 della legge 5 del 2009, che, invece, avrebbero dovuto essere prioritariamente investiti nel nostro ospedale!“.
Il sindaco Di Pietro fa, inoltre, elenco delle richieste che l’Amministrazione avrebbe già espresso in sede di una conferenza dei sindaci: “A questo, si aggiunga, per completezza, che ad oggi attendiamo ancora riscontro alle due note inviate al direttore generale dell’Asp in merito al mancato utilizzo del fibroduodenoscopio operativo donato all’ospedale di Augusta nel lontano 2012 e ad oggi rimasto “inspiegabilmente” non utilizzato. Questa amministrazione, è bene ricordarlo, in sede di conferenza dei sindaci, considerata l’avvenuta chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia e del reparto di Pediatria, ed in considerazione delle nuove necessità che si aggiungono a quelle preesistenti, legata agli sbarchi di immigrati nel nostro porto che sovente necessitano di assistenza sanitaria, aumentando di fatto il bacino d’utenza, ha richiesto: l’incremento dei posti di Ematologia e Chirurgia rispetto a quelli previsti nella citata bozza della nuova rete ospedaliera dell’Asp di Siracusa, il mantenimento del reparto di Otorino e l’incremento della dotazione organica del Pronto soccorso, evidenziando, altresì, come mentre per le strutture private non sia stato previsto alcun taglio, parecchi, in tutta la provincia, sono stati tagli dei posti letto nelle strutture ospedaliere pubbliche“.
“Pretendiamo, pertanto, il rispetto degli impegni assunti, in considerazione della pari dignità dei reparti previsti ad Augusta rispetto a quelli che si stanno attivando altrove in provincia – conclude il primo cittadino –, e se per il rispetto delle leggi e dei decreti occorre far ricorso alla magistratura, siamo pronti a fare pure questo“.
Adesso si attendono eventuali repliche della direzione generale dell’Asp di Siracusa o della direzione sanitaria del distretto ospedaliero Lentini-Augusta.